
“Amadeus” di Milos Forman al cinema Sivori dal 25 al 26 marzo, a oltre quarant’anni dalla sua prima uscita torna restaurata e in 4K
“Amadeus” di Milos Forman al cinema Sivori dal 25 al 26 marzo, pronto a riportare il pubblico nel cuore di un’epoca musicale straordinaria, la Vienna del XVIII secolo.
A Genova sarà proiettato al cinema Sivori (salita S. Caterina 54 r., tel. 010 5532054) lunedì 24 marzo 2025 alle ore 15.45 e martedì 25 marzo alle ore 20.30 in versione doppiata, mercoledì 26 marzo alle ore 18.30 in versione originale inglese con i sottotitoli italiani.
Vincitore di ben otto Premi Oscar, tra cui Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Attore non Protagonista, “Amadeus” ripercorre la storia di Wolfgang Amadeus Mozart (Tom Hulce) raccontata attraverso gli occhi di un invidioso Antonio Salieri (un indimenticabile F. Murray Abraham), mescolando storia e finzione. È un film biografico che mette a confronto due personalità del mondo della musica classica distanti anni luce l’una dall’altra, ma inestricabilmente legate.
Nella Vienna gaia e libertina del ‘700 il giovane Amadeus, sboccato, gaudente e volgare, incanta con l’originalità e la grandezza della sua musica la corte illuminata di Giuseppe II. Antonio Salieri, il musicista di corte, disprezza Mozart pur riconoscendone il genio, lo invidia e giunge ad odiarlo, consapevole di essere destinato a rimanere un mediocre e a venire dimenticato. Mozart morirà giovane, ma diverrà immortale.
La leggenda (con molti agganci alla realtà) della rivalità tra Salieri e Mozart risale a pochi anni dopo la scomparsa del compositore italiano deceduto nel 1825. È infatti del 1830 l’opera teatrale di Alexander Puskin dal titolo “Mozart e Salieri” in cui Salieri uccide Mozart. Il testo verrà messo in musica nel 1898 da Nikolai Rimsky-Korsakov e verrà a sua volta adattato per lo schermo da Viktor Tourjansky nel 1914.
La storia di questo confronto desta l’interesse di Peter Shaffer, drammaturgo e sceneggiatore che nel 1979 riprende l’idea di base del lavoro di Puskin mettendo in scena uno spettacolo che ottiene un successo che lo porta a ricevere il Tony Award nel 1981. Nasce quindi la collaborazione con Miloš Forman che costruisce la scenografia insieme a Shaffer.