Quinto test per il Genoa davanti al presidente Preziosi. Senza alcuni elementi lasciati a riposo, a conclusione del secondo ciclo di preparazione, per mister Ballardini arrivano altri segnali positivi.
La strada è giusta. Contro i collaudati alto-atesini dell’Asc St Georgen, promossi in Serie D dopo la vittoria della Coppa Italia dilettanti, Pandev e compagni s’impongono con il punteggio di 6-0. E’ l’attaccante macedone il primo a scaldare i guanti di Negri, con una conclusione liftata deviata sopra la traversa. Poi nei panni di assist-man, il capitano di giornata serve a Lazovic che angola troppo la mira.
Il laterale serbo si conferma stantuffo sulla corsia, mentre il terzetto a protezione di Radu, spazza le situazioni in cui è chiamato a intervenire. Piatek conquista angoli. Su uno di questi Romulo calcia in mezzo e Gunter, come nella gara precedente, la sblocca piazzandola di testa sul secondo palo. Vantaggio. E’ il centravanti polacco a firmare il raddoppio. Contatto spalla a spalla con il controllore diretto, poi si avventa sul pallone facendolo passare sotto la pancia del portiere. Zukanovic in acrobazia sfiora il tris. Radu c’è sul tiro di Colosio. Lazovic completa un inserimento segnando il terzo di giustezza. La squadra gioca un calcio piacevole contro un team che sa il fatto suo. La prima frazione si chiude con il palo esterno timbrato da Schwingshacki. E soprattutto con il poker e il pokerissimo di Piatek con le specialità della casa. Il colpo di testa in corsa, sul solito spiovente col contagiri di Pereira. E omaggiando il fiuto in area, dopo uno splendido velo di Pandev, per fulminare Negri in diagonale.
Nella ripresa il tecnico dà spazio a sei dei sette con lui in panchina, optando per distribuire il minutaggio tra tutti quelli a disposizione. L’undici si risistema attraverso spostamenti interni e riparte con energia, arando le fasce in profondità o infilandosi nei corridoi centrali tra le linee. Da dietro la costruzione sgorga di frequente con soluzioni efficaci. Il centrocampo sviluppa gioco e cuce con puntualità . In attacco il tandem dinamico con Lapadula e Spinelli giostra su tutto il fronte.
E’ il neo-acquisto argentino il primo a cercare di gonfiare la rete, la sfera sfila a lato del palo. Omeonga fa partire un missile senza andare a bersaglio. Rispetto al primo tempo il St Georgen cala vistosamente ma tiene botta, con un po’ di fortuna, facendo densità e arretrando il raggio d’azione. Lapadula va in cielo per raccogliere un destro a giro del talentuoso Zanimacchia, a seguire non trova lo specchio scaricando il tiro. Il n° 12 ospite si supera sui tentativi di Spinelli e Lapadula, in successione, strappando applausi dal pubblico. Le mischie si susseguono una via l’altra. Il Genoa straborda e spinge gli avversari sempre più indietro, tuttavia non trova la via del gol. Entra pure Russo, grandioso a salvare nel finale, avvicendando Vodisek tra i pali. Il sortilegio nei sedici metri non si spezza. Spinelli ci prova in tutte la maniere con un repertorio completo. Lapadula centra in pieno il montante, scalando il cielo prima della deviazione aerea. Il gol si materializza con la faccia di Spinelli che la infila dentro con un tap-in. Per il team il lungo viaggio verso Genova, per dribblare il traffico domenicale con la Freccia Rossoblù.
Genoa: Radu (1’st Vodisek) (30’st Russo), Spolli (1’st Zanimacchia) , Gunter, Romulo (1’st Lakicevic), Piatek (1’st Lapadula), Kouamé, Mazzitelli (1’st Omeonga), Pandev (c) (1’st Spinelli), Lazovic, Pereira, Zukanovic. All. Ballardini.
Reti: pt 21’ Gunter, 23’, 39’, 43’, Piatek, 28’ Lazovic; st 45’ Spinelli.