A Wembley, nel salotto buono del calcio con il tutto esaurito come per le grandi occasioni, l’Italia conquista un importante e meritato pareggio (1-1) in casa dell’Inghilterra.
Ma soprattutto ritrova il gol con il rigore trasformato da Lorenzo Insigne a cinque minuti dal termine di un’amichevole combattuta, la giusta replica al vantaggio inglese del primo tempo con la rete di Vardy.
E’ un’altra Italia rispetto a quella scesa in campo contro l’Argentina. Quattro i cambi nella formazione di partenza che si presenta a Wembley con Donnarumma in porta al posto di Buffon, in difesa Zappacosta, Bonucci promosso capitano, Rugani, De Sciglio, a centrocampo Jorginho al centro con Parolo e Pellegrini esterni, in attacco Candreva, Immobile e Insigne.
E’ subito partita vera tra una squadra, l’Italia, in cerca d’identità e un’altra, l’Inghilterra, che affronta le ultime tappe del suo percorso verso il Mondiale. Neppure un minuto e gli Azzurri sciupano un’occasione con Immobile solo davanti a Butland. Lo stesso Immobile, servito al 16’ da un preciso quanto invitante assist di Candreva, spedisce alto di testa. Atteggiamento giusto da parte dell’Italia, concentrata, pronta a sfruttare gli spazi e a chiuderli sulle ripartenze degli inglesi, che al 24’ impegnano Donnarumma con un sinistro di Vardy.
E’ solo l’antipasto di ciò che accadrà due minuti dopo, perché questa volta Vardy, approfittando di una ingenuità difensiva degli Azzurri, non sbaglia e porta l’Inghilterra in vantaggio nel momento migliore dell’Italia, proprio come era accaduto contro l’Argentina.
Soffrono, gli Azzurri, l’abilità di sfruttare gli spazi da parte dei padroni di casa. Così anche nella ripresa. Al 10’ primo cambio da parte di Di Biagio con l’inserimento di Chiesa – che ha esordito venerdì scorso a Manchester – al posto di Candreva. L’Inghilterra impegna prima Bonucci in un provvidenziale recupero, poi Donnarumma. C’è spazio al 19’ anche per Belotti al posto di Immobile. A caccia del pareggio, l’Italia trova pronto il muro inglese, ma non cede. Insiste fino alla bella giocata sulla sinistra al 34’ di Insigne, che in diagonale mette fuori di poco.
La caparbietà dell’Italia trova il giusto premio al 40’: un fallo in piena area di rigore ai danni di Chiesa, l’intervento del VAR e la decisione dell’arbitro che indica il dischetto. Insigne si incarica della trasformazione e lo fa con grande freddezza. Due giovani protagonisti di una serata che può significare la svolta. Un segnale importante verso la ricostruzione