Il sindaco di Genova Marco Bucci stamane ha ricevuto, a palazzo Tursi, una delegazione dei residenti di via Negrotto Cambiaso, sulle alture di Rivarolo, che da due giorni presidiano la zona per impedire la realizzazione di un campo di accoglienza per minori stranieri non accompagnati in alcuni container, dove in passato hanno dormito diversi operai, come quelli del Terzo Valico.
Il sindaco Bucci ha dichiarato che i container sono come appartamentini e la sistemazione, per i giovani migranti, va più che bene.
Tuttavia, ieri sera, così come martedì, alcuni residenti hanno cercato di impedire l’installazione dei moduli abitativi.
La manifestazione è stata pacifica ma alla fine, diversamente da martedì, un camion è stato fatto transitare. Sul posto erano presenti anche le Forze dell’ordine.
L’incontro con il sindaco Bucci è stato organizzato dall’amministrazione comunale a poche ore dall’assemblea pubblica prevista a Rivarolo oggi alle 17 e voluta dal presidente del municipio Valpolcevera Federico Romeo (Pd).
All’assemblea pubblica non ci saranno esponenti della giunta comunale né responsabili della cooperativa Misecoop, che ha avuto dal Comune l’autorizzazione a costruire il centro di accoglienza.
Le famiglie di residenti, anche davanti al sindaco, ancora una volta hanno sottolineato che protestano per l’inadeguatezza del sito e la modalità scelta dal Comune.
Tra gli abitanti di Rivarolo e Begato i motivi di preoccupazione sono diversi: c’è chi teme che l’arrivo dei migranti minorenni si traduca in degrado ed episodi di criminalità.
In molti chiedono perché si sia scelto un quartiere periferico, che ha già diverse criticità, e un sito senza servizi e spazi aperti, anziché un’area più adeguata “magari nel levante cittadino o lungo il Polcevera”.
Anche a Voltri i residenti si sono dimostrati molto preoccupati per l’arrivo dei migranti (attesi in 200) nel nuovo hub di accoglienza sulla spiaggia realizzato con delle tende nell’area degli ex cantieri Costaguta.
Si tratta di giovani adulti provenienti da Lampedusa e quindi gli abitanti, oltre a chiedere una diversa collocazione, hanno invocato un presidio fisso delle Forze dell’ordine.