Un detenuto italiano con problemi psichiatrici ieri pomeriggio ha tentato di strangolare un agente della Polizia penitenziaria. L’episodio è avvenuto nel carcere di Marassi.
Secondo quanto riferito dai responsabili del sindacato Uilpa, l’agente è stato salvato dai colleghi e poi è stato ricoverato con una prognosi di 4 giorni.
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Per i rappresentanti dei lavoratori del casa circondariale di Marassi servono “misure straordinarie in favore della Polizia Penitenziaria e, in generale, delle carceri perché ormai c’è una nefasta ripetitività di episodi di violenza e il sistema non regge più.
I sindacalisti hanno poi ricordato che il numero dei detenuti continua progressivamente ad aumentare anche a Marassi, da tempo ormai al collasso.
“L’episodio di ieri – hanno aggiunto i sindacalisti – testimonia ancora una volta che va ripensata anche la gestione dei detenuti con problemi di natura psichiatrica.
Auspico che il ministro Alfonso Bonafede (M5S) voglia finalmente avviare il più volte annunciato tavolo di confronto per discutere di queste problematiche.
Si continua a sottovalutare che per la ben nota carenza di psichiatri e psicologi, il personale di Polizia penitenziaria a Genova, come in tanti altri carceri, mettendo a rischio la propria incolumità è costretto a svolgere mansioni non proprie rispetto a una realtà, quella della salute mentale dei detenuti, che troppo spesso viene dimenticata da report e statistiche”.