Andora – Ora è ufficiale. Borgo Castello ad Andora rinascerà. Il ministero della Cultura ha assegnato ufficialmente 20 milioni di euro al progetto di recupero “Ricordare il passato per costruire il futuro”, designandolo, per la Liguria, come il progetto pilota di Rigenerazione urbana, culturale, sociale ed economica sostenuto con Fondi del PNNR – Componente M1C3 Turismo e Cultura 4.0. Arroccato nel primo entroterra, è il più antico insediamento di Andora ed è caratterizzato da un complesso monumentale di pregio sovrastato dal Paraxo. E’ collegato al territorio da una rete di sentieri con vista sul mare ed è anche a pochi chilometri dal porto turistico e dalla costa. Da decenni, però, quel che resta dell’antico abitato e del parco archeologico è sottratto alla vista dalla macchia mediterranea. Si tornerà dunque a vivere, a lavorare e fare cultura a Castello che avrà anche una nuova identità virtuale grazie alla realtà aumentata.
“Essere riusciti ad assicurare i fondi necessari a far rinascere il nucleo più antico di Andora per farlo divenire un polo di attrattiva turistica e culturale unico in Liguria, anche grazie alle tecnologie della realtà aumentata, è motivo di grande soddisfazione e premia gli sforzi messi in campo per realizzare progetti che favoriscano il ripopolamento, il rilancio economico, che diano posti di lavoro nei settori turistici, agricoli e culturali – ha dichiarato il sindaco Mauro Demichelis che più di tutti ha creduto che il sogno potesse realizzarsi – Sono grato al Ministero della Cultura, a Regione Liguria che alla guida della Commissione Cultura delle Regioni ha creduto che si potesse creare sviluppo economico valorizzando il patrimonio culturale, artistico e sociale dei borghi italiani. Ringrazio l’IRE, l’ANCI, la fondazione Cavallini Sgarbi, l’Università di Genova e le realtà economiche che hanno dato forza al progetto, i dirigenti, i funzionari e i tecnici comunali che mi hanno seguito in questo obiettivo che volevo realizzare fortemente. Il nostro progetto è stato giudicato innovativo e realizzabile entro il 2026. Ora inizia una nuova fase di lavoro intensissimo per rispettare il cronoprogramma e condividere nel 2026, con tutti gli Andoresi, la soddisfazione della rinascita di un borgo che avrà una duplice identità: quella reale, storica e con un’offerta culturale di altissimo livello, un recupero agricolo secondo le tecniche più antiche e parallelamente una vita virtuale, didattica e ludica che, attraverso la realtà aumentata, offrirà esperienze uniche in Italia. Metteremo in connessione le persone, raccontando il passato, ricostruendolo in 3D. Si potrà scegliere di visitare il Borgo contemporaneo oppure di viverlo come in una sorta di videogioco in cui anche i più giovani troveranno nuove modalità di relazione. Ci sarà la possibilità di entrare in una casa bottega e scoprire le tangibili produzioni di un artigiano, camminare fra le vigne e gli orti botanici recuperati, ma contemporaneamente scegliere, indossando un visore, di vivere gli stessi spazi facendo un salto indietro nel tempo. Vogliamo offrire ai turisti esperienze uniche. A breve organizzeremo con la Regione Liguria e l’Assessore regionale alla Cultura Ilaria Cavo, un evento per presentare in maniera dettagliata un progetto complesso, ma realizzabile e tutti coloro che ne sono stati i fautori e sostenitori”.