Ha aperto ieri giovedì 22 e proseguirà per tutta la giornata odierna di venerdì 23 a Genova il 31° Convegno Nazionale Anlaids Onlus.
Anlaids è la prima associazione italiana nata per fermare la diffusione del virus HIV; fondata nel 1985 da un gruppo di ricercatori, medici, giornalisti, attivisti e membri della società civile, è stata eretta Ente Morale con DPR nel 1988 ed è ONLUS dal 1999.
Lo scopo del Convegno è quello di fare il punto sui successi, evidenziare le lacune ancora presenti nella prevenzione e nella terapia dell’infezione da HIV.
Lo scenario globale in questi anni è molto cambiato, aumenta l’età anagrafica dei soggetti affetti dal virus, le terapie consentono alle persone con infezione da HIV in cura di aumentare la loro aspettativa di vita, ma rimangono ancora delle zone d’ombra, come per esempio le numerose presentazioni tardive di pazienti ignari dell’infezione, l’incremento dell’incidenza di alcuni tumori e talvolta una mancata risposta completa delle difese immunitarie di una parte dei soggetti con infezione da HIV.
L’obiettivo dell’Organizzazione Mondiale della Salute di azzerare i casi di infezione resta ancora un miraggio, questo anche perché in paesi come l’Italia si registrano oltre 3.500 nuovi casi all’anno di nuove infezioni. “Il convegno di Genova tocca molti punti” dichiara Bruno Marchini Presidente Anlaids. “Si va dalle nuove strategie di prevenzione e di cura alla condizione delle nuove situazioni ricreative dei giovani”. Proprio ai giovani viene dedicata la massima attenzione. Lo stigma il presente, il futuro nell’integrazione sociale rappresentano gli altri temi trattati.
In Liguria ci sono circa 100 nuove diagnosi di infezione da virus HIV ogni anno.
I casi di AIDS sono stabili intorno ai 15-20 l’anno. Come il resto d’Italia, anche la Liguria soffre di un aumento dei casi di HIV nella popolazione giovanile, intesa come fascia 18-35 anni, dove i comportamenti sessuali sono più a rischio, proprio per l’esuberanza sessuale tipica della stagione della giovinezza. “Da queste statistiche emergono due aspetti preoccupanti” afferma il Antonio Di Biagio, dirigente medico all’Ospedale San Martino di Genova e socio Anlaids Liguria. “Anzitutto, il fatto che siano costanti e mai in calo i casi negli ultimi 5 anni deve essere considerato come un elemento negativo. In secondo luogo, un’ampia parte di coloro che scoprono di essere affetti, circa il 40%, si registra uno stadio della malattia già avanzato”.
“Questo dato costante rappresenta un dato grave, poiché siamo di fronte a una patologia per la quale esistono diversi strumenti di prevenzione, in virtù dei quali un decremento è un obiettivo perseguibile. Ne consegue che l’ignoranza rappresenta il principale ostacolo da affrontare” aggiunge Di Biagio.
Lavorare su prevenzione e informazione è ancora fondamentale per ridurre le nuove infezioni. “Sappiamo come evitare il virus, adesso mancano progetti condivisi con le amministrazioni istituzionali per arrivare nei luoghi chiave come scuole, uffici per il cittadino e altre comunità, che superficialmente non si sentono coinvolte, facilitando una comunicazione più efficace. Chiunque ha vissuto un comportamento a rischio dovrebbe fare il test e sapere cosa sia l’HIV” prosegue Di Biagio. Il test HIV in Liguria viene fatto in almeno 6 centri di malattie infettive e in tutti i laboratori periferici. Da tempo è facilitato, grazie alle Associazioni presenti sul territorio, l’accesso ai test a risposta rapida.
Un aspetto molto critico è dato dalla concomitanza di essere sieropositivo al Test Hiv con la ricezione della diagnosi di Aids. I cosiddetti “late presenters” scoprono di avere Hiv quando hanno il sistema immunitario già molto compromesso, con conta dei linfociti CD4 inferiore ai 200-300 e già presenti le manifestazioni sintomatiche della diagnosi di Aids.
Le attività di Anlaids sono diffuse su tutto il territorio nazionale. In Liguria c’è un’azione particolarmente significativa, premiata quest’anno dalla scelta di Genova come sede per il Convegno nazionale. “Possiamo suddividere l’attività di Anlaids Liguria Onlus, intitolata alla memoria del prof. Alberto Terragna, in tre filoni: prevenzione, assistenza, ricerca” spiega l’avvocato Maria Viscoli, Componente del Consiglio Direttivo di Anlaids Liguria.
La prevenzione va dal counselling telefonico e online alla presenza su varie piattaforme in cui si risolvono i dubbi degli utenti. Un’ampia parte di questo lavoro si svolge poi negli istituti scolastici: a partire dal 2018, è in corso in una ventina di scuole liguri con più di 1500 studenti coinvolti il Progetto Scuola Anlaids in collaborazione con ALISA (la nuova azienda sanitaria ligure in vigore dal 2016) e con il patrocinio dell’Ordine dei Medici di Genova, per la formazione e la prevenzione su HIV/AIDS e su altre malattie sessualmente trasmissibili.
Importante è il ruolo nelle scuole. “Andiamo nelle scuole a parlare con i ragazzi, presentiamo un primo questionario per capire lo stato di conoscenza e un secondo, dopo il nostro intervento, per avere un riscontro delle informazioni recepite. In questo frangente abbiamo riscontrato una grande curiosità, sebbene fondata su una conoscenza molto scarsa, riguardante soprattutto l’uso del preservativo e le modalità di trasmissione del virus, che spesso ancora si crede avvenga tramite insetti o semplici baci. I ragazzi, inoltre, spesso non sono a conoscenza degli sviluppi più recenti della ricerca medica, di come si è evoluta la terapia e soprattutto sull’importanza di fare il test per avere una diagnosi il prima possibile e tenere così sotto controllo l’infezione” racconta l’avv. Viscoli. Questo è anche il terzo anno in cui viene proposto alle scuole un concorso a premi, “Being Positive – Comunicare l’HIV”, in collaborazione con l’Università di Genova, in cui i ragazzi sono incoraggiati a elaborare un progetto (video, disegno) sul tema dell’HIV/AIDS. Il secondo filone di attività va avanti ormai da 8 anni ed è quello di sostegno e assistenza alle persone che convivono con HIV e AIDS attraverso un supporto psicologico, che viene fornito gratuitamente presso le strutture ospedaliere Galliera e San Martino di Genova. La terza mission di Anlaids è il sostegno alla ricerca, finanziando in proprio o partecipando a progetti ministeriali di interesse sanitario e sociale. “Ogni anno per la Giornata Mondiale del 1 dicembre organizziamo un convegno sul tema. Quest’anno invece abbiamo l’onore di ospitare il convegno nazionale, per noi una grande occasione di visibilità e di riflessione comune” conclude Maria Viscoli.