Riceviamo e pubblichiamo lettera aperta con le considerazioni di una giornalista in merito all’Anno Accademico 2023/2024 dell’Università di Genova riguardante il Corso di Laurea in Lettere con Indirizzo Musica e Spettacolo.
“Spett.le Redazione, cari colleghi, avendo in questi giorni preso visione del Manifesto degli Studi dell’Anno Accademico 2023/2024 dell’Università di Genova riguardante il Corso di Laurea in Lettere con Indirizzo Musica e Spettacolo, ho verificato con profondo dispiacere e disappunto che non contempla più ‘Storia della danza’.
Mi domando come il Consiglio del Corso di Studi abbia potuto prendere la decisione di eliminare questa materia dal percorso triennale . Secondo gli insigni professori che lo compongono la danza è una disciplina artistica meno importante del teatro, della musica e del cinema?… Se pensano questo si sbagliano di grosso.
Da critico e storica della danza voglio ricordare a questi signori che la Danza è una delle Arti più antiche, che accompagna la storia della civiltà a partire dall’epoca preistorica fino al consolidamento delle prime civiltà. Nel corso dei secoli è sempre stata lo specchio della società, del pensiero e dei comportamenti umani.
La Danza occidentale poi è strettamente collegata allo sviluppo culturale derivante dall’Antica Grecia, dal Medioevo ed in seguito dal Rinascimento italiano, periodo in cui era ritenuta una vera e propria forma di educazione per la compostezza, l’atteggiamento nobile, le convenzioni sociali della cavalleria e della galanteria.
Nel XVII secolo, grazie proprio a quanto aveva fatto l’Italia a suo favore, diventa interesse della Corte di Francia. Qui riceve una forte spinta da Re Luigi XIV, che nel 1661 promuove la nascita dell’Académie Royale de Danse, istituzione per la definizione delle regole inerenti a quest’arte. Quanto accade nel Romanticismo ottocentesco lo dovrebbero conoscere tutti (soprattutto i
docenti universitari del corso): la danza vede la sua massima espansione e diffusione in tutto il mondo occidentale con il Balletto classico, i cui titoli sono ancora a cartellone dei maggiori teatri di tutto il mondo.
Oggi il suo sviluppo è ancora in continua evoluzione, pari passo con lo sviluppo culturale dell’uomo moderno, ma evidentemente questo non basta ai professori del Corso di Lettere dell’Università di Genova per ritenerla degna di essere studiata dagli studenti del secondo millennio.” Francesca Camponero