Corteo dei lavoratori verso la Prefettura a Genova
Tornano in piazza i lavoratori di Ansaldo Energia, dopo l’incontro di ieri in Confindustria che ha confermato la crisi dell’azienda.
Questa mattina, mercoledì 21 settembre, in Ansaldo Energia c’è stata un’assemblea che ha deciso per lo sciopero e la manifestazione.
Il corteo dei lavoratori di Ansaldo Energia, in circa 800, hanno lasciato lo stabilimento di via Lorenzi, a Campi, per dirigersi verso la Prefettura.
Alla protesta dei dipendenti di Ansaldo Energia si sono aggiunte rappresentanze di lavoratori di altre aziende industriali genovesi e un gruppo di studenti.
Il corteo ha attraversato Sampierdarena passando in via Cantore e intorno alle 10 il corteo ha raggiunto la zona di San Teodoro.
Alle 11.30 il corteo è in largo Zecca. Sono stati accesi fumogeni e lanciati petardi. Si registrano problemi per la circolazione.
Il corteo è terminato intorno alle 14.30.
I sindacati sono preoccupati per il futuro dei lavoratori di Ansaldo Energia.
Ci sarebbero “zero commesse per i primi mesi del 2023 e uno scarico di lavoro di 200 mila ore che coinvolgerebbe circa un terzo dei 2400 dipendenti. E se ancora non è stato presentato il piano industriale, il silenzio del Governo uscente dopo la manifestazione di agosto rispetto a una ricapitalizzazione da parte di Cassa depositi e prestiti alza il livello di tensione.” Ha spiegato Federico Grondona dell’Rsu”.
“Non vi faremo chiudere Ansaldo”, dicono i lavoratori. “Sarà un bagno di sangue se il governo non interviene. Avevamo 3 commesse già firmate con Enel e altre con la Russia bloccate dalle sanzioni. Queste commesse vanno sbloccate, non pagheremo noi il conto”.