Il Comune di Genova ha annullato l’autorizzazione paesaggistica per l’installazione dell’antenna 5G, comparsa improvvisamente a Promontorio, quartiere collinare di Sampierdarena, tutelato dal punto di vista paesaggistico.
La richiesta di annullamento era stata proposta in autotutela dagli stessi responsabili del Comune di Genova, anche a seguito delle polemiche dei residenti che avevano portato il caso in Sala Rossa.
Secondo quanto comunicato dai responsabili del Comune di Genova: “È stato in effetti verificato che nei foto inserimenti allegati all’istanza dell’operatore che aveva condotto al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, l’antenna appariva con un’altezza di molto inferiore a quella realizzata”.
Un fatto che non era sfuggito ai residenti, che fin da subito avevano dato battaglia, facendo emergere la situazione irregolare.
Irregolarità poi messa nero su bianco anche dalle istituzioni. Acquisito il parere della Commissione locale per il paesaggio così come condiviso dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, il Comune di Genova ha deciso di emettere il provvedimento di annullamento in autotutela dell’autorizzazione paesaggistica.
“Come amministrazione comunale – ha dichiarato l’assessore comunale all’Urbanistica, allo Sviluppo economico e al Lavoro Mario Mascia – ci siamo subito attivati di fronte alle richieste degli abitanti del Promontorio. Abbiamo avviato la procedura in contraddittorio con gli interessati per l’annullamento dell’autorizzazione paesaggistica.
Nel corso dell’istruttoria è effettivamente emerso che il rendering aveva fatto immaginare un’opera meno impattante sul contesto paesaggistico all’intorno.
Abbiamo quindi convocato la società InWit a un tavolo tecnico proprio per garantire per il futuro un giusto contemperamento tra l’interesse pubblico alla tutela del paesaggio e alla salubrità dell’ambiente e quello altrettanto pubblico allo sviluppo delle telecomunicazioni di cui nessuno può più fare a meno in ogni ambito della vita quotidiana”.