Ieri mattina, intorno alle ore 13.00, giungeva al 112 NUE una richiesta di intervento per una rapina nei confronti di un’anziana presso la sua abitazione del quartiere di Valdellora.
Gli agenti della Squadra Volante e della Squadra Mobile spezzina si recavano sul posto per gli accertamenti del caso e prendevano contatti con la richiedente, nipote dell’anziana vittima.
La giovane riferiva che poco prima si era recata come di consueto a far visita all’anziana nonna, una spezzina di 92 anni, trovandola riversa per terra.
All’interno dell’abitazione, poi, aveva trovato alcuni cassetti aperti e rovistati.
L’anziana, in stato confusionale ma senza lesioni apparenti, riferiva di aver, nella mattinata, sentito suonare al campanello e di aver aperto la porta, credendo fosse la nipote.
Entravano invece due persone sconosciute, un uomo e una donna, che si introducevano in casa sua, spintonandola fino a farla cadere per terra.
Da un primo accertamento sono risultati asportati alcuni monili in oro e del contante.
L’anziana veniva accompagnata presso il pronto soccorso del Sant’Andrea per gli accertamenti del caso ove veniva riscontrati diversi traumi.
Sono in corso le indagini del caso da parte della locale Squadra Mobile finalizzate all’individuazione degli autori del grave episodio, anche all’esito dei rilievi operati dalla Polizia Scientifica e dei posti di controllo subito effettuati dalle volanti sul territorio.
La Polizia di Stato raccomanda ancora una volta di prestare la massima attenzione nei confronti di un fenomeno odioso sempre attuale, quello delle truffe agli anziani, in questo caso degenerato in rapina.
Invita a non aprire la porta di casa senza essersi prima sincerati che non si tratti di sconosciuti, contattando per qualsiasi dubbio il numero di emergenza, il 112 NUE. L’abbigliamento elegante o scuro che simula uniformi e divise o l’esibizione di tesserini fantasiosi sono spesso motivo di inganno, da cui bisogna guardarsi.
La promessa da parte della Polizia spezzina è che non appena le condizioni sanitarie lo consentiranno, gli agenti riprenderà gli incontri con anziani, parrocchie, associazioni volti proprio a ricordare i modus operandi più diffusi da chi approfitta della fiducia e dell’educazione delle vittime, derubandole nelle loro case, proprio per sensibilizzare le persone più fragili ed esposte.