Sono state 110 gli enti che, appartenenti alle organizzazioni di volontariato (64 enti) e alle associazioni di promozione sociale (46 enti), hanno risposto positivamente alla richiesta di manifestazione di interesse promossa da Regione Liguria e sono stati ammessi alla co-progettazione di interventi pilota su tutto il territorio regionale in tre precise aree di azione (‘anziani’, ‘disabili’ e ‘giovani’), costituendo associazioni temporanee di scopo.
Ieri la giunta regionale, su proposta della vicepresidente e assessora alla Sanità e Terzo Settore Sonia Viale, ha dato il via libera all’erogazione delle risorse, circa 900mila euro, stanziate a livello nazionale nell’ambito del nuovo Codice del Terzo Settore per il sostegno al mondo del volontariato e dell’associazionismo secondo il principio della sussidiarietà orizzontale, ovvero promuovendo le realtà già molto attive nell’aiuto alle persone più fragili.
“Sono molto soddisfatta della partecipazione in massa del mondo dell’associazionismo e del volontariato – ha spiegato l’assessora Viale – che hanno costituito associazioni temporanee di scopo in una logica di rete, anche per non disperdere in mille rivoli le risorse destinate alle iniziative territoriali. Nei prossimi mesi tutta la progettazione dovrà essere attentamente monitorata nei contenuti per garantire il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissati. Ogni anno concentreremo le risorse su aree diverse, ad esempio le Pro Loco, mantenendo fisso l’obiettivo di sostenere il volontariato e l’associazionismo”.
In particolare, per quanto riguarda le persone con “disabilità”, verranno realizzati su tutto il territorio ligure progetti di inclusione sociale attraverso attività culturali, sportive, ricreative e di tempo libero promuovendo occasioni di incontro e socializzazione e facilitando la creazione e il mantenimento di una rete di collaborazione virtuosa anche con i servizi già esistenti. Ad oggi vivono sul territorio regionale circa 86mila persone con disabilità, pari a circa il 5% della popolazione ligure. Capofila dell’Ats delle associazioni e organizzazioni di volontariato ammessi è Uildm Genova.
Per quanto riguarda gli “anziani”, invece, verranno realizzate attività che favoriscano occasioni e opportunità di intrattenimento, socializzazione, contrasto alle solitudini, inclusione degli over 65enni, che in Liguria rappresentano il 28,3% della popolazione totale (la media nazionale è del 21,6%). Le azioni individuate si svolgeranno anche con il coinvolgimento dei giovani, in un’ottica di scambio intergenerazionale e di arricchimento reciproco. Gli enti che sono stati ammessi alla co-progettazione hanno individuato Auser Liguria come capofila dell’associazione temporanea di scopo.
“Spiace ma Arci, capofila dell’Ats per il filone sui ‘giovani’, ha depositato un progetto non conforme, privo dei requisiti minimi previsti, e quindi non sarà possibile procedere allo sviluppo delle iniziative. Valuteremo se riattivare questo filone il prossimo anno”.
Secondo quanto previsto dalle disposizioni nazionali, l’80% delle risorse verrà erogato come prima tranche del finanziamento mentre il restante 20% è previsto come saldo, previa acquisizione della relazione finale da parte degli enti capofila. È previsto un cofinanziamento da parte dei soggetti del Terzo settore pari al 30% costo complessivo dei progetti.