E’ finalmente visitabile Edipo: Io contagio. Scena e parola in mostra nella Tebe dei Re, la mostra ideata da Davide Livermore e promossa insieme a Fondazione per la Cultura Palazzo Ducale. Ospitata nell’area espositiva del Sottoporticato di Palazzo Ducale, propone un percorso articolato in sei stanze, con elementi scenici spesso cruenti che richiamano pensieri di morte e contagio. Splendidi e plastici i simulacri scenografici dei maestosi cavalli.
Attori in carne e ossa, chiusi e raggomitolati in teche orizzontali e verticali di vetro, recitano brani del primo atto dell’Edipo Re di Sofocle, che esprimono disperazione ed apprensione. Tutto è reso più tetro dalla scarsa illuminazione e dall’inquietante colonna sonora di Andrea Chenna.
Tebe è invasa dalla peste: come succede nella tragedie umane di ogni tempo, si implora la divinità di intervenire. Edipo riconosce, con parole toccanti ed accorate, la propria impotenza a sradicare il flagello, la propria paura di non imboccare la strada giusta. Il re arriva ad attaccare l’indovino Tiresia, perchè sapeva ma non ha avvertito.
Tiresia ammette di essere stato a conoscenza del flagello imminente ma di aver “dimenticato”. Forse è questa la legge della divinazione: alcuni avvenimenti sono ineluttabili, ma è destino che gli uomini siano costretti comunque a subirli, anche se sono avvertiti in anticipo. E spesso chi avverte non viene creduto. O forse la dimenticanza di Tiresia porta un messaggio ben più profondo, che la conoscenza del futuro debba essere preclusa agli uomini e così eventuali rimedi, che la vita debba essere vissuta come si presenta.
La mostra resta visitabile fino al 7 marzo 2021 con i seguenti orari: lunedì ore 16-21 ( ultimo ingresso ore 20.15). Da martedi a venerdi ore 12.30 – 19 (ultimo ingresso 18,30). Sabato e domenica chiuso. Ingresso libero su prenotazione. Elisa Prato
Internet: www.teatronazionalegenova.it