Il Comune di Genova continua a sostenere, con un bando per oltre 430mila Euro di contributi, le aziende con sede o attività nella zona in difficoltà a seguito del crollo del Ponte Morandi. Fino al 31 ottobre sarà possibile, per le “microimprese” (ossia imprese con meno di 10 occupati e un fatturato non superiore a 2 milioni di Euro) presentare domanda per la concessione di contributi economici.
Due le novità rispetto alla precedente edizione del bando: l’ampliamento dell’area dove le aziende devono avere sede o unità operativa (che ora racchiuderà un ampio perimetro tra Piazza Pallavicini a Nord e Via Paolo Reti a Sud, mentre nella precedente edizione di maggio 2019 comprendeva solo Via Fillak, Via Capello, Via Salinero e Via del Campasso) e quello della tipologia delle imprese ammesse, che potranno essere anche operatori a sede fissa dei mercati di merci varie (in questo caso, il mercato merci varie di Certosa e quello di Via Anzani).
“Abbiamo voluto coinvolgere, con questa edizione del bando, non solo una zona territorialmente più ampia della precedente, ma anche una tipologia di commercianti in precedenza esclusa, quella degli operatori dei mercati, categoria che merita la nostra attenzione. Un altro atto importante della pubblica amministrazione che vuole sostenere le imprese” – afferma l’Assessore al Commercio e Artigianato del Comune di Genova, Paola Bordilli.
Per l’Assessore al Bilancio Pietro Piciocchi “questo bando dimostra l’attenzione che il Comune di Genova vuole continuare ad avere nei confronti delle persone che vivono nella zona ferita dal crollo del ponte e che sappiamo continuano a soffrire situazioni di disagio. Un’iniziativa che si aggiunge ad altre che abbiamo assunto e che si riconduce ad una gestione dei fondi ricevuti attraverso le donazioni, condotta con la massima trasparenza dall’amministrazione comunale”.
La cifra messa a disposizione dall’amministrazione comunale, attraverso un bando pubblico a sportello, ammonta a complessivi 434.544 Euro. L’aiuto economico del bando non potrà superare – per la singola attività – i 6mila Euro per le microimprese e una cifra tra i 600 e i 1000 Euro (a seconda dei giorni di presenza sui mercato) per gli operatori dei mercati merci varie. Nel caso in cui le imprese siano beneficiarie dei contributi riconosciuti dall’articolo 4 del Decreto Genova, tale contributo verrà detratto dai 6000 Euro.
Marcello Di Meglio