La polizia ha arrestato, alle prime luci dell’alba, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari in accoglimento della richiesta della Procura della Repubblica di Genova, per omicidio volontario aggravato, Sergio Tiscornia, cinquantenne, ed ha eseguito diverse perquisizioni domiciliari a carico di altri soggetti a vario titolo coinvolti.
A seguito di articolate investigazioni svolte dalla Sezione Reati contro la persona della Squadra Mobile e coordinate dalla Procura della Repubblica di Genova, sono stati raccolti numerosi elementi di responsabilità nei confronti dell’uomo, in relazione all’efferato delitto verificatosi il 23 aprile 2019 a Chiavari, che ha portato alla morte violenta dell’ex collaboratore di giustizia ed orefice Pino Orazio freddato da un singolo colpo d’arma da fuoco alla testa, all’interno di un multipiano ove la vittima parcheggiava abitualmente la sua autovettura.
Nello specifico, le attività investigative svolte con l’ausilio di attività tecniche, supportate dall’analisi capillare delle telecamere cittadine ubicate in Chiavari e dintorni, nonché dalle risultanze degli accertamenti operati dal Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, hanno consentito di appurare la responsabilità di Sergio Tiscornia per ragioni di natura sentimentale ed economica.
L’omcida è stato associato presso il carcere di Marassi.
Orefice freddato con un colpo di pistola in centro a Chiavari