Al termine di una serrata attività d’indagine, la Polizia di Stato di Imperia ha individuato l’autore della rapina commessa il 23 aprile scorso presso l’ufficio postale “Sanremo 2”, nel quartiere di San Martino.
Si tratta di C.A., 67enne originario della provincia di Novara, da anni stabilmente residente nella città dei fiori, pluripregiudicato, con numerosi precedenti in materia di reati contro il patrimonio, rappresentati tuttavia principalmente da piccoli furti.
Stavolta aveva deciso però di fare il “salto di qualità”, ma gli accorgimenti utilizzati per assicurarsi l’impunità non gli sono bastati ad evitare il carcere.
I poliziotti della Squadra Mobile, attraverso la visione di filmati tratti da telecamere cittadine sia pubbliche che private, sono riusciti ad individuare il percorso fatto dal malvivente a bordo dello scooter utilizzato per allontanarsi dal luogo della rapina, risultato poi essere stato rubato circa mezz’ora prima, nelle vicinanze, ad un ignaro cittadino.
Si è quindi recuperato lo scooter rubato, lasciato abbandonato dal malvivente, con tanto di chiave attaccata, in un sottopasso in strada “Tre Ponti”, attigua alla pista ciclabile, che aveva anche percorso a bordo del mezzo; al suo interno c’erano ancora i guanti usati in occasione della rapina per non lasciare impronte digitali.
I poliziotti hanno quindi effettuato una perlustrazione della zona, rinvenendo anche, in un canale di scolo attiguo al sottopasso, un sacco nero, del tipo utilizzato per l’immondizia, in cui il rapinatore aveva raccolto, per disfarsene, il giaccone ed il casco utilizzati in occasione della rapina, materiale che veniva sequestrato al fine di poterne estrarre, eventualmente, il DNA.
Gli investigatori riuscivano quindi ad individuare il luogo dove lo scooter era stato rubato e ad acquisire ulteriori filmati, che immortalavano C.A., a volto scoperto e vestito come il rapinatore dell’ufficio postale, nell’atto di appropriarsi del mezzo, dopo essersi procurato, sempre rubandolo nelle vicinanze, un casco, che avrebbe poi utilizzato per travisarsi.
Profonda conoscenza dei pregiudicati locali consentiva ai poliziotti della Squadra Mobile di individuare in C.A. l’autore del furto e della successiva rapina.
Il pubblico ministero, valutati i gravi indizi e ritenuto il concreto pericolo di fuga di C.A., ne disponeva il fermo di indiziato di delitto, che veniva immediatamente eseguito.
Nel corso della perquisizione effettuata dagli investigatori al momento dell’esecuzione del fermo, oltre alle scarpe utilizzate in occasione della rapina, veniva anche rinvenuta, all’interno della federa di un trolley da viaggio riempito di vestiti e riposto sotto il letto, una busta con il logo “Poste Italiane” contenente 800 euro in banconote da 50 euro, che costituiscono buona parte del “bottino” asportato, ammontante a circa 1100 euro.
Vistosi smascherato, il pregiudicato, che fino a quel momento aveva mantenuto un atteggiamento assai poco collaborativo, confessava candidamente i fatti contestatigli nel decreto di fermo, consegnando spontaneamente ai poliziotti anche i pantaloni che aveva usato nell’occasione.
Lo scooter rubato è già stato restituito al legittimo proprietario ed a breve anche le banconote rinvenute saranno riconsegnate alle Poste Italiane.
Su disposizione del p.m. che ne ha disposto il fermo, C.A. è stato associato alla Casa Circondariale di Imperia, in attesa dell’udienza di convalida del fermo e delle successive decisioni del giudice sull’applicazione di una misura cautelare nei suoi confronti.