La polizia di Genova ha arrestato un cittadino tanzano ritenuto responsabile del trasporto di 300 kg di cocaina purissima.
Lo scorso 15 febbraio, nell’ambito di una articolata operazione di polizia coordinata dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e dal Servizio Centrale Operativo del Ministero dell’Interno, sviluppatasi in un contesto di cooperazione internazionale tra polizie di Stati diversi, uomini della Sezione Antidroga della Squadra Mobile, hanno sequestrato nel porto di Genova, all’interno della nave cargo “Dimitris C”, 300 Kg di cocaina purissima.
L’intervento degli investigatori della Squadra Mobile di Genova ha messo a frutto gli spunti investigativi segnalati dall’esperto per la sicurezza del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, maturati nell’ambito di un proficuo scambio informativo tra diversi Stati.
La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga che si è velocemente attivata nell’azione di coordinamento, ha consentito agli agenti della Squadra Mobile di individuare nello specchio acqueo del porto di Genova l’imbarcazione a bordo della quale era stivato l’ingente carico.
La nave “Dimitris C”, battente bandiera maltese, oggetto delle attenzioni degli investigatori, all’esito di una ragionata attività di analisi, è risultata positiva al controllo effettuato, in quanto all’interno di un’intercapedine erano nascosti circa 20 sacchi con la cocaina.
Le successive indagini effettuate dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia ligure hanno consentito, grazie alle attività tecniche esperite sui numerosi supporti informatici e telematici sequestrati a bordo della nave, nonché all’analisi effettuata da personale del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica di numerose tracce biologiche e papillari individuate sul luogo di occultamento della sostanza, di individuare, quale responsabile del trasporto, un cittadino della Tanzania, membro dell’equipaggio della nave che è stato arrestato in esecuzione del fermo emesso dalla Procura di Genova e associato presso la locale Casa Circondariale per il reato di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Le indagini proseguono al fine di risalire all’intera filiera che gestisce i traffici di droga che vedono il porto di Genova quale importante crocevia per l’introduzione dei carichi di stupefacente.