Una delegazione di FdI si è recata ieri al Comando provinciale dei Carabinieri di Forte San Giuliano a Genova “per ringraziare della costante e continua opera di tutela che svolgono per tutti gli italiani attraverso un gesto simbolico la consegna del Tricolore al comandante generale Gerardo Petitto. Il gesto, molto apprezzato dal generale oltre che da tutto il comando, non è isolato in tutto il Paese, dove Fratelli d’Italia ha voluto portare i saluti ed i ringraziamenti alle Forze dell’ordine per l’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro”.
Lo hanno comunicato ieri sera i responsabili di Fdi della Liguria, che hanno consegnato una bandiera italiana ai carabinieri genovesi.
“Lunedì scorso – ha aggiunto il capogruppo regionale Stefano Balleari – è stata una giornata memorabile per tutta l’Italia ed era doveroso venire a ringraziare le Forze dell’ordine per il lavoro che quotidianamente svolgono, spesso in maniera silenziosa, per continuare a difendere la legalità e il diritto alla sicurezza che ogni italiano ha diritto di avere”.
Come delegazione erano presenti, oltre allo stesso Balleari, gli assessori regionali Simona Ferro ed Augusto Sartori, il Capogruppo in Comune di Genova, Franco De Benedictis, il coordinatore cittadino Antonio Oppicelli e gli assessori del Comune di Genova Alessandra Bianchi e Sergio Gambino che hanno voluto, tutti, ringraziare personalmente l’Arma per il grande risultato di lunedì scorso.
In questi giorni in tutta Italia Fratelli d’Italia sta portando il proprio saluto ed il proprio ringraziamento alle Forze dell’ordine, cominciando da ieri dove, a Roma, i parlamentari con i capigruppo di Camera e Senato si sono recati al Comando di San Lorenzo in Lucina per poi proseguire in tutto il Paese.
Queste manifestazioni sono l’atto pratico di un pensiero che da sempre attraversa il nostro partito: onorare chi con dedizione per il lavoro, attaccamento alla divisa e amore per la Patria svolge un lavoro quotidiano spesso silente e invisibile. Come ha dichiarato il Presidente del Consiglio davanti alla Stele di Capaci: ‘qualcuno ha raccolto quel testimone e la guerra va avanti’ allora è doveroso ringraziare chi quella guerra la combatte da sempre”.