Arte ad Arenzano Florarte e la mostra di Bruzzone al Fashion Cafè, vernissage ad ingresso libero in compagnia dell’artista dalle ore 17.30 fino alle 19
Andrea Bruzzone. Colori accesi, astrattismo e geometria: le sue opere saranno esposte nella sala del locale a partire dalle ore 17.30 fino alle 19. Terminata la giornata inaugurale, sarà il negozio “Technoprint” a continuare a far ammirare i suoi quadri fino al 30 aprile.
Pittore emergente, classe ’98, diplomato in Didattica dell’arte all’Accademia Ligustica di Belle arti di Genova e frequentante l’accademia di Belle arti di Brera, Bruzzone propone otto opere mai esposte prima. “È per me sempre un grande onore esporre nella località in cui sono nato e cresciuto – dichiara – dopo l’esordio di quest’estate con una mostra ai Bagni Lido di Arenzano, sono contento di replicare in una cornice raccolta e conviviale come il Fashion Café”.
Arenzano, dal 23 al 25 aprile sarà teatro dell’evento FlorArte; la serra monumentale di Villa Negrotto Cambiaso per la sua 22esima volta ospiterà le abbinate creazioni floreali e pittoriche. Per gli amanti dell’arte che come ogni anno accorreranno in villa, la mostra di Bruzzone – in collaborazione con Fashion Café e Tecnhoprint – potrebbe essere una degna “e artistica” conclusione di fine giornata, sorseggiando gustosi aperitivi circondati dalle atmosfere che solo i cavalletti e le tele sanno trasmettere.
“Ho intitolato la mostra ‘Punti di Vista’ – spiega ancora Bruzzone – perché mi piaceva il gioco di parole: da un parte con la mia scelta per la geometria si creano molteplici punti di vista con le prospettive. Dall’altra, i punti di vista sono i riferimenti personali che ognuno può trovare, indagando l’universo di se stesso”.
E qui entra in gioco la sua cifra, i suoi piccolissimi omini stilizzati che si nascondono “nelle pieghe” dei disegni.
“L’uomo quando crea arte si sente potente e grande, ma in realtà è nulla in confronto all’universo, per questo in tutte le mie opere sono presenti uno o più ‘omini’, che simboleggiano il genere umano che appartiene a tutta l’opera. Quelle figure rappresentano per me l’uomo e l’universo, il microcosmo e il macrocosmo, che convivono insieme”.
Un’avventurosa caccia agli omini che si potranno scovare in tutte le sue opere. Dai quadri figurativi – in cui domina il tratto chiaro scuro della matita – come l’omaggio alla Regina Elisabetta nell’opera “1952”. Per giungere a tele prettamente metafisiche come “Viviamo il presente perché il futuro è incerto”. O ancora in quadri dall’astrattismo puro, in cui esplode un big bang di colore come in “ΤΡΟΠΟΣ”.