Grasso di Confartigianato: Settore vitale per la nostra economia, con il Natale
alle porte rinnoviamo il nostro invito a comprare artigiano
3.039 microimprese e oltre 10.600 addetti. È questo il peso
dell’artigianato alimentare in Liguria, settore che incide per il 7%
sull’artigianato totale in regione (settimo miglior valore d’Italia) e per
il 3,5% sul totale nazionale. I dati emergono dall’ultima analisi
dell’Ufficio studi di Confartigianato (fonte Unioncamere-Infocamere).
«Un settore vitale per la nostra economia e forse uno dei più
rappresentativi dell’essenza e del valore dell’artigianato ligure: ricerca
delle materie prime, connubio tra innovazione e tradizione, saper fare e
maestria nella lavorazione, qualità del prodotto finito – spiega Giancarlo
Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – Con il Natale ormai alle
porte, l’invito è dunque quello di sostenere le nostre imprese
dell’alimentare e non solo, acquistando il meglio del made in Liguria: un
gesto che non solo fa bene alla salute, perché l’artigianato è sempre
garanzia di qualità, ma che muove anche l’economia della regione e fa
crescere il valore delle nostre piccole imprese e delle loro produzioni.
Il nostro consiglio resta uno: #compraArtigiano».
La maggior parte delle microimprese artigiane liguri del settore
alimentare è attiva nell’ambito dei servizi di ristorazione e cibo da
asporto (sono 1.073), seguono le 938 panetterie e altri prodotti da forno,
573 pasticcerie e gelaterie, 50 microimprese produttrici di oli e grassi
vegetali o animali. 39 realtà sono attive nella produzione di tè, caffè e
dolciumi, 33 nella lavorazione della carne, 32 in quella dei vegetali. Ci
sono poi 25 microimprese tra produttori di vini, distillerie e birrifici e
20 piccole realtà artigianali attive nel settore lattiero-caseario.
Un’altra settantina di microimprese è attiva in altri ambiti alimentari.
A livello provinciale, buona parte di queste microimprese sono situate
nella provincia di Genova, 1.558 in totale. I primi tre settori alimentari
per numero di realtà attive in provincia sono la ristorazione da asporto
(643), le panetterie (488) e le pasticcerie e gelaterie (215). Genova
conta anche una delle maggiori incidenze d’Italia di artigianato
alimentare sull’artigianato totale della provincia: è il 7%, 13esimo
valore in classifica. Seguono poi gli artigiani alimentari di Savona, 680
microimprese all’attivo: le più numerose, 215, sono le panetterie, seguite
dal cibo da asporto (184) e le pasticcerie e gelaterie (172). Alla Spezia
si contano 428 microimprese del settore: al primo posto troviamo la
ristorazione take away (141), seguita dalle panetterie (128) e dalle
pasticcerie e gelaterie (104). Infine, chiudiamo con Imperia: qui le
microimprese alimentari sono in totale 373: il primo posto è delle
panetterie (107) che superano solo di due realtà le piccole imprese della
ristorazione da asporto (105). Al terzo posto pasticcerie e gelati (82).
Da segnalare, nella provincia imperiese, il più alto numero di
microimprese artigiane attive nella produzione di oli vegetali della
regione (per la maggior parte olio extra vergine di oliva), 33 in totale:
è il quarto d’Italia.
Per quello che riguarda gli addetti, in totale sono 10.677 quelli attivi
nel macrosettore alimentare: nello specifico, 6.450 nell’alimentare puro,
39 nelle bevande e 4.188 nella ristorazione. Scendendo nel dettaglio
provinciale, a Genova sono 5.605 (3.407 nell’alimentare, 2.180 nella
ristorazione da asporto e 18 nelle bevande). La provincia di Savona ne
conta 2.244 (1.370 nell’alimentare, 863 ristorazione e 11 bevande). Nello
spezzino gli addetti delle microimprese artigiane alimentari sono
complessivamente 1.553 (845 alimentare, 704 ristorazione, 3 bevande).
Infine, Imperia: gli addetti totali del settore sono 1.275, di cui 827
alimentare, 441 cibo da asporto e 7 nella produzione di bevande.