Stamane a Genova è stata commemorata la ricorrenza del 44° anniversario dell’uccisione del brigadiere dei Carabinieri Ruggero Volpi.
In prossimità della rampa autostradale che porta al casello di Genova Est, il vice comandante della Legione Carabinieri Liguria colonnello Andrea Sagnelli e il comandante provinciale Gianluca Feroce, hanno deposto una corona d’alloro alla lapide che ricorda il sacrificio del sottufficiale.
Il 12 ottobre 1977 il Brigadiere Volpi capeggiava la traduzione di un pericoloso detenuto, Cesare Chiti, dal carcere di Genova a quello di Trani, quando all’imbocco della rampa autostradale di Genova Est fu teso un agguato per permettere l’evasione del malvivente.
In quella circostanza, oltre al Brigadiere, rimasero feriti l’autista e un Carabiniere.
Il Brigadiere Volpi, a seguito delle ferite riportate, morì il 27 ottobre successivo.
L’eroismo dell’estremo sacrificio del Brigadiere Volpi è compendiato nella motivazione con cui gli è stata concessa la Medaglia d’Oro al Valor Civile:
“Capo scorta di un automezzo adibito a trasporto di detenuti, veniva proditoriamente aggredito ed attinto da numerosi colpi di arma da fuoco, unitamente ad altro militare ed all’autista civile, da parte di alcuni malviventi intenzionati a far fuggire il malfattore ivi trasportato.
Sebbene mortalmente ferito raccoglieva le sue ultime energie preoccupandosi di far soccorrere gli altri feriti e di fornire utili notizie per l’identificazione degli aggressori.
Nobile esempio di grande altruismo e totale dedizione al dovere spinti fino all’estremo sacrificio. Genova, 12 ottobre 1977”.