Diciassette ultrà della Samp sono stati denunciati e sottoposti a Daspo dai 3 ai 6 anni a seguito degli scontri avvenuti domenica 20 in occasione dell’incontro di calcio Sampdoria-Roma.
Secondo quanto riferito oggi dalla Polizia, intorno alle 11.30 di due domeniche fa, alcuni tifosi appartenenti ai gruppi della tifoseria sampdoriana organizzata, giungendo dal tunnel di via Canevari, si sono radunati in piazza Verdi e negli adiacenti giardini Caviglia, dove era stato organizzato il concentramento dei tifosi blucerchiati per la successiva partenza di un corteo di protesta verso lo stadio, con partenza prevista alle ore 12.30.
Il corteo “non formalmente preavvisato” ai responsabili della questura genovese, era noto alla Polizia in quanto annunciato in un comunicato apparso sul sito degli ultras Tito Cucchiaroni.
Sempre secondo gli investigatori della Digos “l’anticipo di più di trenta minuti rispetto alla pur informale indizione del corteo forse celava l’intenzione di giungere sul posto intercettando la tifoseria romanista che era segnalata in arrivo in treno proprio in quel momento”.
Il gruppo dei sampdoriani “a riprova delle intenzioni tutt’altro che pacifiche” immediatamente dopo essere giunti nei giardini antistanti a Brignole davanti agli agenti del Reparto Mobile messi a protezione della stazione ferroviaria “sicuri che di lì a poco sarebbero scesi dal treno i tifosi romanisti, hanno iniziato a coprirsi il volto”.
Poco dopo, infatti, mentre i circa 200 tifosi ospiti, usciti dalla stazione sono saliti sui mezzi pubblici “una decina di ultrà sampdoriani ha iniziato a lanciare bottiglie e pietre contro le navette dell’Amt”.
Tale comportamento “ha provocato l’immediata reazione dei tifosi romanisti delle due navette di coda, che, scendendo dai mezzi, hanno, di fatto, costretto allo stop l’intero dispositivo di scorta”.
Mentre una parte degli agenti presenti sul posto hanno cominciato un’opera di mediazione con i tifosi romanisti per farli rientrare sugli autobus “solo il tempestivo intervento sui facinorosi ha impedito che le due tifoserie entrassero in contatto”.
Successivamente un gruppo di una trentina di ultrà, ha raggiunto via Fiume per tentare un nuovo assalto ai pullman dei romanisti, fronteggiando le forze di Polizia presenti “con il lancio di bottiglie e fumogeni”.
L’intervento degli agenti della Digos e il tempestivo schieramento dei contingenti delle Forze dell’ordine, nel frattempo fatti giungere sul posto, hanno impedito che la situazione degenerasse.
Le indagini avviate nell’immediato dagli investigatori e la visione delle riprese video da parte degli esperti della Polizia Scientifica, hanno portato “all’identificazione ed attribuzione di specifiche condotte aventi rilevanza penale per 17 persone, di età compresa tra i 18 ed 40 anni, che sono state indagate per il travisamento e per l’utilizzo di mazze e bastoni in occasione di manifestazioni sportive (art 6 bis, comma 1, L 401/89 e succ. modifiche), nonché per travisamento (art 5, comma 3 della legge 152/1975, reato punibile con l’arresto da due a tre anni”.
Alcuni dei denunciati risultano con precedenti penali per reati contro il patrimonio o in materia di detenzione o spaccio di sostanze stupefacenti. Quasi la metà hanno precedenti specifici per “reati da stadio” e quindi già in precedenza erano stati sottoposti a Daspo.
Sono in corso altre indagini finalizzate a individuare eventuali ulteriori responsabili dei fatti.
Tutti i 17 ultrà sono stati sottoposti a Daspo dai 3 ai 6 anni.