Il quesito posto da Ape Confedilizia al ministero della Salute
Con il mese di settembre riprendono le convocazioni delle assemblee di condominio, in particolare quelle finalizzate alle delibere riguardanti il “superbonus 110%”.
Così una domanda che in molti si stanno ponendo, è quella relativa all’obbligo o meno di possesso del Green Pass per la partecipazione alle assemblee di condominio nelle zone definite “bianche”.
Per questo Ape Confedilizia ha rivolto un’interrogazione al ministero della Salute e la risposta è stata negativa. L’amministratore né può, né deve richiederlo.
Obbligati ad essere muniti di green pass sono solo i componenti delle assemblee che si tengono all’interno centri culturali, centri sociali e ricreativi, ma in questi ultimi casi a dover verificare il possesso del green pass dei partecipanti non sarà l’amministratore bensì, all’ingresso, i titolari o i gestori delle attività.
Il ministero dell’Interno ha chiarito, con una circolare del 10 agosto 2021, che mentre la verifica del green pass ricorre in ogni caso a carico dei soggetti titolari o gestori, quella dell’accertamento dell’identità dei partecipanti ha natura discrezionale e si renderà comunque necessaria (da parte dei titolari o i gestori dei servizi e delle attività) nei casi di abuso o elusione delle norme, come, ad esempio, quando appaia manifesta l’incongruenza con i dati anagrafici contenuti nella certificazione.
Restano però in vigore le regole sanitarie che hanno caratterizzato lo svolgimento delle assemblee condominiali negli ultimi mesi: l’uso dei Dpi, i dispositivi di protezione individuali, quali mascherina uso del gel, dei guanti in caso di manipolazione di documentazione cartacea e il distanziamento fisico.
Pierluigi D’Angelo, il presidente di Anaci Genova, ha espresso le sue perplessità per quanto riguarda possibili assenza di condomini più anziani dalle assemblee.