L’Alta corte del Regno Unito sta esaminando le denunce contro il colosso anglo-svedese Astrazeneca da parte di diverse vittime degli eventi avversi del vaccino anti Covid Vaxzevria, riunite in una class action da oltre 100 milioni di sterline.
I responsabili dell’azienda farmaceutica hanno ammesso che “il vaccino può causare, in casi molto rari, una sindrome da trombosi con trombocitopenia (Tts). Le cause sono sconosciute”, come si legge in un estratto di un documento fornito dai legali di Astrazeneca al Tribunale inglese lo scorso febbraio, diffuso dal Daily Telegraph.
E oggi, come riportato dal quotidiano La Verità, “nel silenzio pressoché generale, la casa farmaceutica ha chiesto e ottenuto la revoca dell’autorizzazione a immettere in commercio il vaccino Vaxzevria. Ha presentato domanda il 5 marzo 2024 e la Commissione europea ha concesso la revoca lo scorso 27 marzo, che sarà attiva entro il 7 maggio, anche se in Italia l’agenzia governativa Aifa si è affrettata a far sparire già il vaccino dall’elenco di quelli disponibili. Entro giugno Astrazeneca doveva presentare un rapporto sul rischio trombosi”.
Il prof. genovese Paolo Becchi ha voluto quindi ricordare la studentessa 18enne di Sestri Levante Camilla Canepa, stroncata da una trombosi il 21 giugno 2021 dopo che il 25 maggio, a un “Open Day”, le avevano inoculato il vaccino anti Covid di Astrazeneca e per la cui morte la Procura di Genova si è limitata a indagare soltanto cinque medici dell’ospedale di Lavagna, senza puntare il dito su altri più in alto.
“Il vaccino anti Covid – ha spiegato il prof. Becchi – consigliato dall’allora ministro della Salute Roberto Speranza (Pd-Articolo Uno) per i giovani, viene ritirato dalla stessa azienda perché nocivo alla salute.
In Liguria è morta a causa di questo vaccino la 18enne Camilla Canepa. Ci sono certo altri casi, ma io ricordo questo perché mi colpì nella mente e come genitore mi ritorna spesso in mente.
Tuttavia, i magistrati indagano i medici perché non l’avrebbero curata. Insomma, per loro il vaccino non c’entra. Anche se l’autopsia è stata chiarissima al riguardo: é morta a causa del vaccino.
Il tutto solo per evitare qualsiasi indagine su Speranza. Sul banco degli imputati dovrebbe esserci lui.
Una ragazza, un fiore della vita di diciotto anni, sana e felice, con un sorriso che non posso dimenticare, muore e il responsabile neppure viene indagato. C’è un morto, ma non c’è un colpevole di questa morte.
Hanno giocato con la vita delle persone, lo sapevano, ma dovevano dimostrare che loro sono i padroni della vita e della morte.
Hanno costretto le persone a vaccinarsi pur sapendo che potevano morire e ora sono addirittura orgogliosi di quello che hanno fatto. Presentano i loro libri e si lamentano se madri addolorate per le malattie dei loro figli esprimono tutta la loro rabbia, perché sanno che non ci sarà una nuova Norimberga per i loro crimini.
Tutto questo è molto triste ma una cosa è certa: noi non dimentichiamo”.