Nella partita più difficile, riecco la Sampdoria. «Vittoria dal valore incredibile – comincia Marco Giampaolo nell’appuntamento con i media -. Ho tenuto tanti giocatori fuori oggi per un motivo o per l’altro e sono contento di come sia andata. Questa squadra merita rispetto. Abbiamo sbagliato una settimana: quella tra Crotone ed Inter».
Serietà. Esordienti, comprimari, ripescati: eppure i quattordici scesi in campo hanno fatto la differenza. «Grande risposta da parte di tutti – continua l’allenatore doriano -. Eravamo sul pezzo. Abbiamo il dovere di giocare partite serie come questa e di fare del nostro meglio per restare in alto. Sabato non abbiamo giocato male, anche se è arrivata una sconfitta».
Sorprese. A Bergamo la prima volta di Andersen, classe 1996. Una scelta che il mister commenta così: «Si allena in silenzio da otto mesi, ma è cresciuto in maniera esponenziale. L’occasione buona era questa: una partita pesante. Non serve entrare le ultime, quelle sono facili. Capezzi? Si è fatto trovare pronto alla prima assenza di Torreira».
Derby. Dopo l’1-1, niente timori. Come se la squadra avesse ricordato a memoria le parole del tecnico negli spogliatoi. «Se giochi evidenzi anche le difficoltà dell’avversario, se non lo fai evidenzi i tuoi di limiti – conclude Giampaolo -. Noi siamo stati senza paura. Il derby? È una partita sentita. Arriviamo entrambi nella maniera migliore, dopo una vittoria. Ce la vedremo sabato sul campo».