“Ambito territoriale di caccia della Spezia da commissariare”.
Lo ha dichiarato oggi il consigliere regionale Giovanni De Paoli (Lega).
“Registriamo quotidianamente – ha spiegato De Paoli – lamentele dalle aziende agricole e forti preoccupazioni dei cittadini del nostro territorio per i danni provocati dai cinghiali, che spesso scorrazzano per le strade provocando anche incidenti. E l’ATC che fa? Anziché prendere atto della proroga del periodo di attività venatoria al cinghiale a tutto gennaio, come comunicato da Regione Liguria, sceglie di chiudere la caccia.
Inoltre, il presidente Roberto Canata e il direttore Antonio Bonanini, hanno addirittura messo in discussione la legge regionale.
Ci chiediamo, quindi, da che parte stiano i responsabili dell’ATC spezzino. Se da quella del territorio e quindi degli agricoltori e dei cacciatori, oppure da quella degli ambientalisti da salotto.
Chiudere la caccia al cinghiale è stata una scelta politica dei responsabili dell’ATC, che peraltro non risulta condivisa con il territorio.
Infatti, il quantitativo di capi abbattuti durante la stagione venatoria (1232) è lontano anni luce dal contingente previsto e autorizzato per l’ambito spezzino (4403). In sostanza, risulta che a oggi ne siano stati abbattuti solo il 27,95% rispetto al consentito.
Se tale disdicevole decisione, che può rappresentare un danno per le aziende agricole e il territorio, sarà mantenuta, il presidente Roberto Canata e il direttore Antonio Bonanini dovranno trarne le conseguenze rassegnando le dimissioni dai loro incarichi”.