Nel corso del 2022 i gruppi anarco-insurrezionalisti in Italia hanno compiuto e in seguito rivendicato complessivamente 56 attacchi, segnando una crescita del 100% rispetto al 2021 (28) e del 64% rispetto al 2020, quando gli attacchi rilevati erano stati 34.
L’andamento degli attacchi anarchici nel corso del 2022 è stato stabile, per poi variare drasticamente tra novembre e dicembre: ciò indica un mutamento di scenario tra ottobre e novembre 2022.
E’ quanto emerge dal Rapporto Eurispes Italia 2023. Se nel 2021 le città italiane con il maggior numero di azioni erano state Roma, Bologna, Milano e Genova, nel corso del 2022 si rilevano alcune variazioni.
Roma resta il centro operativo dell’anarco-insurrezionalismo italiano con 16 attacchi, seguita da Trento (4), Cagliari (3), e Milano, Rovereto e Torino con 2 attacchi ciascuna.
Nel 2022 la tipologia interessata dal maggior numero di attacchi è stata quella degli uffici (30% degli attacchi totali). Le infrastrutture delle telecomunicazioni sono state oggetto del 12,5% degli attacchi, le infrastrutture dei trasporti del 14% del computo totale. Stabili gli attacchi che hanno per oggetto autovetture e forze di sicurezza.
In relazione alla tipologia di attacchi compiuti, il 2022 ha confermato una notevole preponderanza (42%) degli attacchi incendiari. Seguono gli atti di vandalismo (30%) e i sabotaggi (13 eventi registrati).
Gli attacchi condotti dagli anarco-insurrezionalisti nel 2022 non hanno fatto registrate nessun morto e nessun ferito.