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Attivista ecologista fermato sulla A7 con quasi 20 chili di droga

Attivista ecologista fermato sulla A7 con quasi 20 kg di droga

Nel quadro dei servizi di prevenzione disposti in tutta la Liguria dal Compartimento Polizia Stradale per il contrasto dei comportamenti di guida pericolosi per la circolazione, per la tutela dei viaggiatori e dei loro beni nelle aree di servizio e di parcheggio autostradali, nel pomeriggio di martedì scorso una pattuglia della Sottosezione Autostradale di Genova, fermava un’Audi Q2 nera, il cui conducente, percorrendo l’A/7 in direzione del capoluogo, aveva improvvisamente compiuto una pericolosa sbandata passando da una corsia all’altra perché stava utilizzando il telefono cellulare.

All’interno dell’area di servizio “Giovi Sud” il conducente, dall’aspetto molto distinto ed elegante, precisava agli agenti intervenuti di non essere impegnato in nessuna telefonata e accampava la scusa di avere semplicemente tentato di prendere l’agenda sul sedile posteriore, esprimendosi con modi impeccabili e pacati.

Mentre gli agenti eseguivano le consuete verifiche esterne sullo stato del veicolo, il fermato cominciava ad agitarsi non appena decidevano di compiere un più approfondito controllo dell’abitacolo e del vano bagagli.

L’intuizione degli agenti trovava positivo riscontro poiché all’interno di due scatoloni di cartone erano presenti involucri di cellophane, contenenti “marijuana” per 11, 37 chili e un’ottantina di “panetti” di hashish per 8,15 chili.

Il 57enne milanese, residente in Spagna, che in un primo momento aveva sostenuto che i cartoni contenevano documenti relativi alla sua attività di broker assicurativo, veniva quindi arrestato per traffico di sostanze stupefacenti e portato nel carcere di Marassi in attesa dell’udienza di convalida.

Inoltre, la Squadra Mobile di Milano, subito informata dalla Squadra di Polizia Giudiziaria, arrestava il figlio 37enne dopo una perquisizione domiciliare che portava al sequestro di altri 6,34 chili di marijuana e 1,46 chili di hashish ed un’ingente quantità di denaro (circa 200mila euro) e del materiale necessario al confezionamento.

L’arrestato risultava privo di precedenti penali e impegnato, con incarichi relativi alla tutela della salute degli animali, in un movimento ecologista europeo con diramazioni in tutta Italia.