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Attività della Polizia nel Centro storico contro spaccio e irregolarità

Rapina in chiesa, ruba 60 ceri liturgici: arrestato dalla Polizia
La polizia nel Centro storico

Tra le iniziative messe quotidianamente in campo dalla Questura di Genova per garantire la sicurezza nel Centro Storico, accanto ai servizi di prevenzione svolti da donne e uomini in uniforme, si svolgono mirate attività di repressione della cosiddetta “criminalità da strada”, scippi, rapine e spaccio.

Ieri gli agenti della sezione “Falchi” della Squadra Mobile hanno arrestato un senegalese, M.M., 37enne, irregolare sul territorio nazionale.

Gli agenti appostati tra i “caruggi” del capoluogo da diverso tempo seguivano le mosse dell’uomo, fino a sorprenderlo mentre cedeva una dose di crack ad un tossicodipendente.

Il personale del Commissariato Prè, sempre ieri pomeriggio, ha intercettato in via Prè un noto spacciatore senegalese di 22anni che alla vista della volante ha tentato di dileguarsi per eludere il controllo.

I poliziotti lo hanno seguito e, una volta fermato, il ragazzo ha colpito al petto un operatore (10 gg. di prognosi) e lo ha spinto per tentare di fuggire, ma nonostante abbia continuato a sbracciare e sgomitare facendo rovinare tutti a terra è stato poi riportato alla calma e condotto in Questura.

Arrestato per lesioni personali aggravate, violenza o minaccia e resistenza a P.U. sarà giudicato in mattinata.

L’azione di contrasto allo spaccio di stupefacenti viene costantemente rafforzata dalla predisposizione da parte della Divisione Anticrimine di provvedimenti di divieto di accesso e stazionamento presso pubblici esercizi e locali di pubblico trattenimento del centro storico firmati dal Questore. Gli ultimi sono a carico di otto  cittadini stranieri (sei senegalesi, un marocchino e un tunisino) per complessivi 23 anni di limitazioni.

Le misure di prevenzione previste dagli artt. 13 e 13 bis della L. 48 del 2017 sono state adottate nei loro confronti perché responsabili a vario titolo di illecita cessione di sostanze stupefacenti (i 6 senegalesi), per rapina (il tunisino) e per lesioni aggravate e tentata estorsione (il marocchino), tutti gli episodi si sono verificati nel centro storico o a ridosso dello stesso.

Al marocchino, 20enne, poiché già colpito nel luglio scorso dal medesimo provvedimento applicato sul centro storico cittadino, è stato esteso per la prima volta il divieto di accesso a tutti gli esercizi presenti sul territorio provinciale, per la durata di un anno. In caso di violazione dei divieti è prevista la reclusione da 6 mesi a due anni e la multa da 8 a 20 mila euro. Il marocchino, in atto, si trova in regime di custodia cautelare in carcere.