La mancata proroga della misura da parte del Governo ha portato al ripristino dell’IVA ordinaria da gennaio 2024
Dal gennaio 2024, dopo oltre due anni di tassazione agevolata al 5%, l’IVA ordinaria è tornata in vigore per le forniture di gas.
Questo cambiamento influisce sulle famiglie con consumi medio-alti, portando a un aumento della spesa del +13%, annullando l’effetto positivo registrato dal calo dei prezzi all’ingrosso del gas tra dicembre 2023 e gennaio 2024.
Nonostante l’incremento dell’IVA, la spesa annua prevista per il gas mostra un calo del -37% rispetto a gennaio 2023.
Il 2024 ha visto due novità nel mercato del gas: la fine della Maggior Tutela gas (esclusivamente per i “vulnerabili”) e il ritorno dell’IVA con scaglioni fino al 22%, non più agevolata al 5%.
Il ripristino dell’IVA ordinaria arriva dopo due anni di misure di sostegno.
Nel quarto trimestre del 2021, di fronte ai primi segnali di crisi che sarebbero peggiorati nel 2022, il decreto Taglia Bollette ha ridotto l’IVA al 5% per il gas, indipendentemente dallo scaglione di consumo.
Questa aliquota agevolata ha sostituito l’IVA ordinaria fino a dicembre 2023.
La mancata proroga della misura da parte del Governo ha portato al ripristino dell’IVA ordinaria da gennaio 2024.
A parità di condizioni, il ritorno all’aliquota ordinaria comporta un incremento della spesa del +13% per una famiglia tipo (consumo annuo di 1.400 Smc) rispetto a quella che si sarebbe avuta con l’IVA agevolata.
Per una famiglia con consumi ridotti (400 Smc annui), l’incremento è del +8%.
Nonostante ciò, per chi ha attivato una tariffa indicizzata al PSV, il prezzo del gas nel nuovo anno è inferiore, con un calo del mercato all’ingrosso passato da 45 a 38 centesimi per Smc (-15%).
Nel complesso, il prezzo del gas per il 2024 è previsto intorno ai 40 centesimi per Smc, in linea con il valore di luglio 2021, prima della crisi energetica.
Considerando l’effetto dell’IVA e il calo dei prezzi all’ingrosso, si stima un aumento della spesa del +6% (a parità di consumo) tra dicembre 2023 e gennaio 2024.