“Nonostante il servizio carente, dal primo gennaio è arrivata puntuale la stangata sui biglietti dei treni regionali in Liguria: +6% in media – tra il 9% dell’aumento dei biglietti e il 3% degli abbonamenti, e nessuna comunicazione ufficiale per gli utenti”. A denunciarlo il consigliere regionale della Lista Sansa, Selena Candia.
“Né Trenitalia, né la Regione – prosegue la Candia – hanno emesso un documento ufficiale e/o una comunicazione per avvisare gli utenti degli aumenti delle tariffe spiega Candia. Anche gli addetti alle biglietterie hanno scoperto gli aumenti direttamente dai nuovi importi dati dal sistema per le tratte regionali”. “Bisogna ricordare – prosegue il consigliere della Lista Sansa – che questi aumenti sono dovuti al pessimo Contratto di servizio che Regione Liguria ha firmato nel 2018 con Trenitalia.
Un accordo anti-economico per la Regione e per i cittadini visto che sono previsti aumenti delle tariffe fino al 2032 a fronte degli stessi km di servizio attuali: non un treno regionale in più”.
“Proprio sul Contratto di servizio tra Regione Liguria e Trenitalia, grazie all’incessante lavoro di comitati e associazioni recentemente sono stati desecretati tutti i punti economici dell’accordo. Punti che per quattro anni sono rimasti nascosti per cercare di non far emergere il cattivo affare di Regione Liguria con Trenitalia”, evidenzia il consigliere.
“Per capire ancora meglio il cattivo affare fatto da Regione Liguria con Trenitalia, bisogna ricordare che già prima degli aumenti del 2022 i biglietti del treno per i regionali liguri erano del 70% più cari rispetto alla media dei biglietti di tutte le altre regioni italiane, prosegue Selena Candia.
I rincari inseriti nel Contratto di Servizio sono previsti per pagare l’affitto di 48 nuovi treni che i comitati pendolari avevano contestato sin dall’inizio per la capienza ridotta, per problemi di sicurezza nella parte posteriore dei treni Pop, per l’impossibilità di viaggiare oltre Imperia”.