Nei guai quattro giovani rumeni incastrati dalle telecamere
Furto di un’auto di lusso. Nelle prime ore di domenica 5 febbraio scorso quattro giovani, entrati all’interno di un noto locale spezzino per consumare delle bevande, dopo aver sottratto le chiavi di accensione dell’autovettura del titolare custodite nei pressi della cassa, la rubavano.
Gli stessi, infatti, con un abile stratagemma chiedevano all’addetta alla cassa di poter ricaricare un telefonino cellulare, e approfittando della circostanza si appropriavano delle chiavi dell’automezzo.
Usciti dal locale, ripresi in lontananza da una telecamera di sicurezza, agivano sul tasto del telecomando, azionando le quattro frecce per individuare il luogo esatto dove il veicolo era stato parcheggiato e lo rubavano.
Le indagini tempestivamente avviate dalla Squadra Mobile spezzina, con l’ascolto dei testimoni e l’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza interna dell’esercizio pubblico, di quelle comunali e di altre attività commerciali della zona, permettevano di riscontrare che gli autori del furto dell’autovettura erano gli stessi quattro giovani entrati poco prima nel locale con la scusa di effettuare una consumazione.
Veniva così ricostruito il percorso effettuato in città dall’autovettura e dai quattro giovani che l’avevano rubata, fino a quando imboccava il raccordo autostradale, facendo perdere le proprie tracce.
Nel proseguo dell’attività, grazie a rapporti operativi intrattenuti con altri Uffici di Polizia dislocati sul territorio nazionale, si raccoglievano tracce che localizzavano l’autovettura in provincia di Caserta.
Grazie alla collaborazione ed al costante scambio informativo con il personale in servizio presso la Questura di Caserta, l’autovettura veniva finalmente rintracciata in località Villa Literno (CE), chiusa a chiave, parcheggiata in una pubblica via.
L’automobile, dopo gli accertamenti di rito effettuati procedendo anche a rilievi di Polizia Scientifica, veniva restituita al legittimo proprietario.
Nel frattempo le ricerche degli autori del reato, proseguite incessantemente, fornivano una svolta quando veniva rintracciato il proprietario della scheda inserita sul telefono abbondonato nel locale notturno in occasione del furto dell’auto.
La scheda risultava essere stata regolarmente acquistata da un operaio egiziano impiegato in un cantiere edile della città, il quale aveva subito il furto del proprio telefono cellulare proprio all’interno dello stesso cantiere.
Le indagini si concentravano sui dipendenti del cantiere.
A seguito di un mirato monitoraggio di tutto il personale assunto alle dipendenze delle ditte impiegate nel medesimo cantiere, le indagini si concentravano su quattro giovani operai, tutti rumeni di età compresa tra i venti ed i ventotto anni.
I predetti, immortalati in maniera nitida dalle telecamere di video sorveglianza in occasione del furto dell’auto, sono stati riconosciuti dagli agenti della mobile e poi rintracciati in un appartamento nel centro della Spezia.
All’esito delle operazioni di identificazione i quattro sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale della Spezia per il reato di furto aggravato in concorso.