Protesta per l’introduzione dell’Iva al 22% che sarà anche retroattiva
Oggi è la giornata dello sciopero delle autoscuole in tutta Italia, per protestare contro l’introduzione dell’Iva al 22% sulle patenti.
Lo comunicano le associazioni di settore Unasca e Confarca, precisando che salteranno il 50% degli esami di guida previsti oggi.
“Esprimiamo preoccupazione – spiegano le due sigle – per il difficile recupero dell’aliquota negli ultimi 5 anni fiscali, e per la sicurezza stradale con il calo drastico delle ore di guida per l’aumento delle tariffe”.
Secondo quanto comunicano le due sigle, oggi le 3.500 autoscuole aderenti ad Unasca e Confarca resternno chiuse, mentre le altre 3.500 non associate saranno probabilmente aperte.
La sospensione delle lezioni e delle attività è volta per protestare contro l’introduzione dell’Iva al 22% sulle patenti a partire dal 3 settembre scorso e sul recupero retroattivo dell’imposta su tutti corsi per le patenti già effettuati sino al 2014.
Il cambio di regime fiscale sulle attività formative è stato deciso dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione 79 del 2 settembre scorso recependo la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 14 marzo di quest’anno che nega che l’insegnamento delle autoscuole abbia gli stessi requisiti di scuole o università e che, perciò, debba essere sottoposto all’imponibilità Iva, chiedendo però un’integrazione delle dichiarazioni dei redditi sulle ultime cinque annualità fiscali aperte.”
Ora si pone il problema della difficile, se non impossibile, azione di recupero dell’aliquota Iva sugli ex allievi che hanno pagato quanto pattuito.
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