Da questo primo gennaio 2022 tornano i pedaggi autostradali intorno al nodo genovese penalizzato dal crollo del Ponte Morandi e della sua ricostruzione e dai disagi creati dai continui cantieri.
Per ora pedaggi al 50% per una buona parte delle tratte attorno al nodo di Genova. Una decisione presa nel corso dell’ultimo incontro tra ministero delle Infrastrutture, Regione Liguria, Comune di Genova e Autostrade per l’Italia in modo da permettere a tutti di conoscere il funzionamento del nuovo sistema cashback di rimborso.
L’accordo prevede l’esenzione del 50 per cento del pedaggio per i percorsi con origine e destinazione tra i caselli di Ovada, Masone, Savona, Albisola, Celle Ligure, Varazze, Arenzano, Genova Prà, Genova Pegli, Genova Aeroporto, Genova Ovest, Genova Bolzaneto, Genova Est, Genova Nervi, Recco e Rapallo.
L’agevolazione su tali tratte è riconosciuta anche per i transiti dei veicoli, in uscita e in entrata ai suddetti caselli, con origine/destinazione nei caselli dell’A7 da Vignole Borbera, dell’A12 da Sestri Levante. Misura valida solo per il mese di gennaio poi, a partire dal 1 febbraio, la tariffa diventerà piena.
I costi delle tratte
Genova Bolzaneto-Genova Est al costo di 50 centesimi per 12 km, Genova Pra’-Genova Nervi 1,20 euro per 29 km e ancora da Masone a Genova Pegli 90 centesimi, da Arenzano a Genova Pra’ 50 centesimi, da Recco a Genova Nervi 70 centesimi, da Genova Ovest a Genova Aeroporto 30 centesimi e così via.
Il cashback di Autostrade
Il cashback, è uno strumento ancora poco noto e di non facile comprensione per gli utenti delle autostrade.
In pratica avviene un rimborso legato ai disagi subiti a causa dei cantieri presenti lungo le tratte gestite da Autostrade per l’Italia.
E’ necessario però utilizzare sul proprio smartphone, l’app Free To X, per ottenere possibili rimborsi che vanno dal 15% al 100% del pedaggio a partire da 15 minuti di ritardo dovuto a cantieri per lavori sulla rete di Autostrade per l’Italia.