“Siamo vicini alle famiglie delle vittime, lo abbiamo detto più volte. Per quanto riguarda il ponte erano state fatte tutti i controlli necessari e lo ritenevamo il ponte sicuro. Prima delle polemiche vogliamo che la giustizia faccia il suo corso e confidiamo nella giustizia stessa”. Lo ha detto l’Ad di Autostrade Giovanni Castellucci oggi a Genova durante un incontro organizzato con la stampa.
“Ripristinare il prima possibile la viabilità e ricostruire il ponte sul Polcevera. E’ questo il nostro primo impegno. Abbiamo un progetto che ci permette in otto mesi, tra demolizione e ricostruzione di avere un nuovo ponte in acciaio”, ha poi aggiunto.
Ed ancora: “Abbiamo stabilito un fondo complessivo per l’emergenza pari a 500 milioni di euro per potere ricostruire il ponte in sicurezza, indennizzare coloro che saranno costretti a lasciare le case e ripristinare la viabilità”.
Inoltre “al vaglio c’è l’ipotesi di liberalizzare i pedaggi nel nodo di Genova da Bolzaneto a Voltri a Genova Ovest a partire da lunedì”.
“Parlare, però, di numeri rischia di essere arido – ha detto Castellucci rispondendo ad una domanda sulla quantità di fondi che verranno destinati per la ricostruzione. E’ più rilevante l’aspetto tecnico. Sui tempi di ricostruzione siamo al lavoro, il conto dei costi non è una priorità. Sono molto importanti (i costi ndr) ma non è elemento fondamentale”.
“Non abbiamo risposte chiare sul crollo del ponte e non ho molto da aggiungere rispetto a quanto detto a caldo martedì. Tutte le relazioni di cui sono a conoscenza davano uno stato di salute buono. Però questo sarà oggetto di verifiche, di analisi della magistratura e di perizie e sarà la prima priorità”.
“Dubbi sullo stato di manutenzione del ponte mi dicono che erano stati superati. Ma verificheremo e daremo tutto il nostro sostegno alla magistratura”, ha aggiunto Castellucci. “Altri temi, come il rapporto tra noi e governo, li tratteremo un’altra volta”.
Sull’argomento telecamere. l’Amministratore delegato precisa che il sistema informativo di autostrade è stato sequestrato dalla Magistratura.
In pratica secondo quanto è a sua conoscenza non esiste un filmato che ritrae la caduta del ponte.
Ci sono due filmati che riprendono l’entrata del ponte, con la pioggia che “dava parecchia dissolvenza”, “si vedono le auto che frenano, ma non si vede il ponte a causa della pioggia”; “poi c’è stato il black out con i cavi ottici tranciati e non si è più visto nulla”.
La telecamera che ha ripreso il ponte appena caduto è una telecamera ‘brandizzabile’ che è entrata in un funzione nel momento in cui l’altra telecamera è andata in dissolvenza.
Alla domanda se ci sono altre opere a rischio. Castellucci ha risposto: “Sulla base delle strutture tecniche i ponti della nostra rete sono sicuri. Ho chiesto però a tutti i nostri tecnici ed ingegneri di fare delle analisi critiche, le verifiche del caso perchè un eccesso di cautela forse è il momento più giusto per spenderla”, ha sottolineato Castellucci.
Poi ha aggiunto in riferimento al ponte Morandi “I lavori decisi la scorsa primavera e non erano con una procedura d’urgenza ma ristretta. Perchè le imprese che potevano partecipare ad un intervento così complesso dovevano essere selezionate. Riguardava anche l’altro pilone non danneggiato. Era per allungare il tempo della vita utile del ponte”.
“Autostrade non è quotata in Borsa, lo è Atlantia. La mia unica attenzione e preoccupazione è cercare di aiutare a superare la crisi di Genova e della nostra azienda. Questa tragedia ha colpito fortemente tutti i nostri dipendenti e questa è la mia priorità”. Lo ha detto il presidente di Autostrade Fabio Cerchiai rispondendo ai giornalisti. “Siamo determinati a fare il ponte. Ma abbiamo bisogno di autorizzazioni. Ogni nostro progetto deve essere visto, valutato e approvato dal ministero”.
“Ce la metteremo tutta, abbiamo fiducia nel nostro Amministratore e abbiamo tutte le capacità per farlo. Nostro compito è abbreviare quanto più possibile i tempi e puntare sulla qualità dell’intervento”. L.B.