Indagini sul tragico crollo del Ponte Morandi (43 vittime). Giovanni Castellucci oggi si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha rilasciato dichiarazioni spontanee ai pm.
Castellucci non risponde ai pm, solo dichiarazioni spontanee. Difeso da ex ministra Severino
Dopo l’interrogatorio di questa mattina in procura a Genova, l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia ha spiegato: “In quanto capo azienda ho ritenuto di adempiere ad un dovere etico, dando informazioni chiare ai magistrati in merito alle ulteriori verifiche ed agli accertamenti sulla sicurezza della rete, che stiamo conducendo anche con l’ausilio di società di ingegneria indipendenti esterne, e su ciò che stiamo facendo per le famiglie delle vittime e per i danneggiati dalla tragedia.
Ho evidenziato nel dettaglio, attraverso una memoria depositata in Procura, che dopo la tragedia di Genova abbiamo promosso un’operazione straordinaria di monitoraggio delle infrastrutture della nostra rete realizzata dalle Direzioni di Tronco, responsabili della sicurezza delle tratte di competenza. L’esito è assolutamente confortante. Ho potuto così rassicurare i magistrati che la nostra rete è sicura.
Ho ritenuto opportuno inoltre documentare in Procura anche i nostri interventi a supporto di chi è stato coinvolto nella tragedia: fino ad oggi abbiamo erogato contributi a circa 300 famiglie senza casa ed a circa 500 commercianti e artigiani. Inoltre la società, senza attendere i tempi lunghi delle assicurazioni, ha assunto direttamente l’iniziativa per garantire il giusto risarcimento a circa 150 eredi delle vittime della tragedia.
Ho chiarito anche ai magistrati che gli interventi di manutenzione effettuati dalla società, sulla base delle previsioni della Convenzione in essere, non vengono remunerati in alcun modo in tariffa.
Di più non posso dire essendo, se non erro, i contenuti di quanto riferito ai magistrati sottoposti a segreto istruttorio”.
L’ex ministra e avvocata Paola Severino, che difende Castellucci, ha aggiunto: “In considerazione della complessità e della gravità dei tragici fatti sottoposti al vaglio della magistratura, abbiamo ritenuto opportuno dichiarare la disponibilità dell’ingegner Castellucci a rispondere, nei limiti delle competenze a lui facenti capo e delle deleghe previste dall’organizzazione societaria, una volta che l’incidente probatorio sia concluso, siano state ricostruite le cause dell’evento e ne siano state tratte le eventuali specifiche contestazioni.
L’ingegner Castellucci ha ritenuto doveroso depositare una memoria, ricostruttiva di tutti gli interventi da lui disposti in qualità di Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, a seguito dei tragici fatti del 14 agosto”.