Da Torino a Capo Nord in moto d’inverno alla ricerca del suggestivo fenomeno atmosferico: l’aurora
Un’idea che nasce d’estate, quando andare in moto è semplice e piacevole. Ed è così che due amici piemontesi pensano di compiere un’impresa davvero coraggiosa: raggiungere la punta più a nord d’Europa in moto nel pieno dell’inverno, per raggiungere quel particolare fenomeno atmosferico che è l’aurora boreale.
Si chiamano Alessandro Broglia e Emilio Cataldi, in sella a due Ducati Multistrada hanno atraversato il nostro continente alla ricerca della magia dal colore verdolino. Un viaggio molto particolare, reso ancora più unico dalla decisione dei due amici di dormire in tenda. Un viaggio lungo quali diecimila chilometri, che ha condotto i due temerari attraverso luoghi unici ed immagini mozzafiato.
“Siamo partiti il trenta dicembre”, spiega Alessandro Broglia, “ed abbiamo affrontato subito temperature molto rigide, in alcuni momenti anche oltre i venti gradi sottozero. Le moto non hanno avuto alcuna difficoltà nonostante il grande freddo e, in tutto il lungo viaggio, non abbiamo avuto il minimo problema meccanico”. I due hanno guidato molte ore nel freddo, soli con i loro pensieri e con la voglia di arrivare a destinazione, con l’incognita dell’aurora. Non si ha infatti la certezza di poter assistere allo spettacolo della natura, che è visibile solo con condizioni meteo del tutto particolari. Anche la scelta del pernottamento ha un che di folle: in questo senso, per spiegare un dettaglio che poi tale non è, ci racconta Alessandro, che l’acqua da bere andava tenuta accanto al corpo per evitarne il congelamento.
Una frase semplice che appena letta, da un brivido in ogni senso… Un’impresa non semplice, per la quale occorre preparazione adeguata ed attrezzature tecniche, nonchè moto adeguatamente preparate per le strade innevate. I due hanno infatti attrezzato le moto con gomme invernali e chiodi da ghiaccio, poco utilizzati in Italia ma molto diffusi nel nord Europa per i motociclisti più ardimentosi.
“Un viaggio entusiasmante”, spiega Alessandro, “malgrado le difficoltà legate al clima atmosferico abbiamo avuto il supporto delle tante persone incontrate e ci siamo entusiasmati nella bellezza dei luoghi visitati, che hanno reso questa impresa esaltante”. Tra i tanti posti visitati, i due citano le isole Lofoten come uno dei posti più belli che hanno attraversato. Un percorso particolare, difficile ed estenuante per certi aspetti, che non da la certezza di poter vedere l’aurora boreale. Ed è forse anche questo senso di incertezza, che potrebbe vanificare un viaggio lungo diecimila chilometri, che rende il tutto ancora più affascinante. Alessandro si emoziona e ci emoziona nel raccontare della visione del passaggio della scia verde luminescente. “Quando siamo arrivati alla punta estrema d’Europa, dopo chilometri e chilometri nel gelo, stanchi e provati dalle tante ore passate al manubrio, la sola visione di questa meraviglia naturale ha fatto svanire ogni negatività e ci ha reso felici nel profondo”, spiega l’esploratore piemontese, “un senso di immensità e di profondità interiore che ci ha come sopraffatto, rendendoci davvero felici per l’impresa che avevamo appena compiuto”. Un viaggio in moto estremo come quello compiuto dai due amici diventa allora una sfida personale, uno stimolo per trovare le risposte nelle situazioni più complesse, arrivando a recuperare le risorse personali anche più recondite appena nascoste tra le pieghe dell’anima di chi abbia accettato questa sfida. Un percorso di viaggio ma anche di scoperta e di conoscenza, un’esperienza unica che trasmette emozione ogni volta che sia raccontata.
I due amici sono riusciti a coronare il sogno artico grazie a chi si è impegnato in prima persona a fornire i mezzi e i materiali fondamentali per questo viaggio: Dario Nicotra per Ducati e Maria Beatrice Falcione per Bomboogie. Grazie alle due moto perfette ed all’abbigliamento adeguato Alessandro ed Emilio hanno raggiunto la tanto desiderata aurora…
I due rider piemotesi hanno ancora precchie idee da realizzare: tra queste un bel vaiggio Torino Pechino via sterrato. Se il progetto prenderà forma noi saremo pronti a raccontarne i dettagli. (Foto di Alessandro Broglia e Emilio Cataldi)
Roberto Polleri