Portualità, logistica, sanità, ambiente, con le connesse procedure autorizzative, demanio con tutta la vicenda delle spiagge e della direttiva Bolkestein, sviluppo economico, commercio con l’estero, ricerca nella tecnologia, comunicazione e “il sostegno all’informazione regionale che spesso svolge un servizio pubblico”.
Sono i temi che oggi il governatore Giovanni Toti ha presentato ufficialmente al sottosegretario alla presidenza del consiglio e agli Affari regionali Gianclaudio Bressa e che sono entrati a far parte del negoziato col Governo per il riconoscimento alla Regione Liguria di forme di autonomia ai sensi dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione.
Un’iniziativa che la Liguria sta portando avanti, insieme al Piemonte, seguendo la trattativa già avviata da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, dopo l’approvazione in giunta, lo scorso 28 dicembre, di un documento che individua i temi oggetto della richiesta di autonomia.
“Con il sottosegretario Bressa abbiamo concordato di procedere sulla scia di Lombardia, Veneto ed Emilia – ha spiegato oggi Toti – sulla base della loro preintesa, prevista verosimilmente nelle prossime settimane, Liguria e Piemonte potranno così incanalarsi nella trattativa già aperta e integrare le tematiche per inglobare anche i temi dello sviluppo economico, portualità, infrastrutture, tutela del territorio, demanio e beni culturali.
Al termine di questi incontri sarà previsto un tavolo a Palazzo Chigi con il Ministero dell’Economia e Finanze è per prevedere le coperture economiche che prenderà il via insieme a tutte le regioni coinvolte.
Sicuramente si tratta di una novità storica nel giro di un anno e mezzo la sensibilità politica è cambiata. Siamo passati da un’impostazione centralista ad una rinnovata sensibilità per le autonomie che le regioni si sono meritate. Basta vedere il contributo alla finanza pubblica portato dai Comuni e dalle regioni negli ultimi anni.
Circa il 90% dei risparmi fatti è da attribuire agli Enti locali e solo il 10% al Governo centrale.
Inoltre per la prima volta una serie di regioni di segno politico diverso hanno dato il via ad un percorso di federalismo che porterà a una maggiore efficienza delle periferie, ma anche dello Stato.
Sono molto contento che la Liguria è nel gruppetto di testa delle regioni, siamo strategici per il sistema portuale italiano e il sistema logistico europeo e per regioni confinanti come Lombardia e Piemonte di cui siamo lo sbocco a mare”.
All’incontro di oggi con il sottosegretario erano presenti anche gli assessori regionali allo sviluppo economico Edoardo Rixi, la vicepresidente e assessora alla salute Sonia Viale, gli assessori al Demanio Marco Scajola e alle Infrastrutture e Protezione civile Giacomo Giampedrone.
“La portualità – ha aggiunto Rixi – è una delle materie fondamentale per il Paese e per il sistema dei collegamenti e del commercio estero. Abbiamo bisogno di rilanciare un sistema che già oggi cresce rispetto ai porti del Nord Europa dove esistono sistemi più rapidi di realizzazione delle infrastrutture.
Sicuramente i ritardi del Terzo Valico che oggi finalmente è finanziato, hanno pesato molto, così come quelli per la realizzazione della diga foranea.
I porti sono un elemento fondamentale per il rilancio delle regioni. Per questo, riuscire a livello locale ad investire, ci consentirà di avere una maggiore performance, ma soprattutto di rispondere ad esigenze importanti di mercati come la Cina che guardando Italia con interesse per lo sbocco della via della seta.
Inoltre, sarà importante e fondamentale compatibilizzare gli investimenti con le esigenze del territorio anche per evitare conflitti”.
“Sul tema della salute – ha sottolineato Viale – ci inseriamo in una trattativa che è già a buon punto nel confronto tra tre altre Regioni e il Governo. La sanità è un elemento centrale di una futura intesa tra Governo e Regione Liguria.
Ad esempio, per quanto riguarda il tetto alla spesa sanitaria, grazie al percorso intrapreso di azzeramento del debito, la Liguria deve puntare sul potenziamento della medicina del territorio, più che sull’ospedalizzazione, e sulla prevenzione che richiede personale per garantire una sanità sempre più a chilometro zero.
Anche in materia di specializzazioni, dobbiamo rispettare i vincoli imposti dal governo, nonostante la necessità di alcune specializzazioni, come l’ortopedia, che oggi non vengono garantite”.
Rixi e Viale hanno ricordato che oggi è il centenario della nascita di Gianfranco Miglio, padre del federalismo e dell’autonomia, al quale sarà dedicata una Giornata ufficiale.