“Dalle rovine sembra si sia sprigionata una benevolenza reciproca nuova, un pensare positivo che, in mezzo a dolori e disagi, guarda a un futuro che vuole non essere troppo lontano. Genova ha dato, ancora una volta, prova di dignità, ha mostrato la capacità di resistere e di lottare sapendo, per antica esperienza, che insieme non solo si può resistere, ma si superano le prove”.
Lo ha dichiarato oggi il cardinale Angelo Bagnasco, durante l’omelia della S. Messa di Natale che ha voluto celebrare nella Chiesa di San Bartolomeo della Certosa, a poche centinaia di metri dalle macerie del Ponte Morandi.
L’arcivescovo di Genova ha ricordato innanzitutto le 43 vittime del crollo del viadotto autostradale.
Alla S. Messa ha partecipato anche il sindaco di Genova e Commissario per la ricostruzione Marco Bucci, che ha assistito alla funzione religiosa insieme al procuratore della Repubblica Francesco Cozzi.
“La Città di Genova – ha aggiunto Bagnasco – è stata lacerata nel suo corpo vivo, ma non è rimasta piegata. I genovesi hanno mostrato ciò che sono, oltre il naturale riserbo. Hanno mostrato il loro cuore, la concretezza del loro esserci nei momenti difficili. Con i fatti hanno detto che si può contare gli uni sugli altri, che nessun gesto, nessuna parola è poco quando si tratta di rialzarci e guardare avanti”.