E’ iniziata con un bagno di folla la manifestazione per ricordare, in piazza De Ferrari, a distanza di un mese, le 43 vittime del crollo del ponte Morandi a Genova.
A salire per primo sul palco poco prima della 17.30, il comico epresidente della Fondazione Palazzo Ducale Luca Bizzarri: “Oggi, è una giornata strana perché racconterò una storia di speranza, la storia di un bambino nato il 17 agosto del 2017 proprio sul Ponte Morandi ed è un segno di grande speranza.
La città va avanti, deve andare avanti con i genovesi che hanno reagito con fermezza e decisione. In questo momento dobbiamo rimettere a posto il ponte e ridare un collegamento con l’esterno a Genova.
La foto di Vespa col sorriso di Vespa e Toninelli davanti al plastico di Ponte Morandi? è da Tso, conclude Bizzarri.
Il governatore Toti: “Tanta commozione, una città che vuole ripartire. Spero che ci sia un commissario per rilanciarci e non per commissariarci”.
Toccante la lettura, ad opera di Tullio Solenghi, di tutti i nomi delle vittime.
Sul palco sono poi saliti una rappresentanza delle forze dell’ordine: polizia e carabinieri e i vigili del fuoco che sono stati lungamente applauditi.
Ha poi parlato il Vescovo ausiliare della Diocesi di Genova, Nicolò Anselmi: “Desidero ringraziare per essere stato invitato a parlare in un momento così importante. Il crollo ha travolto noi genovesi, era il ponte della nostra città, il ponte di Genova, apparteneva alla vita di tutti noi, su quel ponte 30 giorni fa potevamo esserci noi, o i familiari o amici stretti, siamo morti tutti noi”.
Toccanti le parole di Mimma Certo, una delle persone sfollate dopo il crollo di ponte Morandi “Apro la finestra della cucina e vedo il ponte crollato con le macchine e ho subito pensato speriamo non siano troppe bare. Ho fatto una foto e chiamato amici e parenti dicendo che sono viva, ho preso una borsa senza chiudere la porta di casa per scappare e salvarci. Ora per noi è importantissimo potre entrare in casa a prendere le nostre cose, perché sono la nostra identità, le nostre radici”.
In piazza De Ferrari arriva alle 18.40 il premier Giuseppe Conte.
Parla il sindaco Marco Bucci visibilmente commoso: “Forza Genova, ce la faremo. I genovesi hanno sempre dimostrato forza e Genova tornerà più bella e forte di prima”.
Il governatore Toti: “Ieri è nato Pietro, suo papà è ancora ricoverato al San Martino per le ferite riportate nel crollo di Ponte Morandi. Genova deve vivere per i tanti Pietro che sono nati ieri, oggi e che nasceranno domani e che hanno diritto di nascere in una città sicura e prospera. Abbiamo fatto tanto in questo mese. un passo dopo l’altro che abbiamo noi liguri, di gente che va per mare. Mercoledì prossimo inaugureremo la nuova stada dell’Ilva. Questa è la piazza di Genova e della Liguria. Oggi siamo qui per ripetere un giuramento. Io ve lo giuro, questa città riavrà il suo ponte, costi quello che costi”.
Sul palco sale il premier Conte: “Il mio primo pensiero lo voglio rivolgere al dolore di ancora soffre per la perdita di affetti cari. Lo voglio rivolgere a chi si è dovuto allontanare dalla propria abitazione, l’ingiustizia di doversi allontanare dal proprio posto di lavoro, anche a chi soffrirà i postumi di questa immane tragedia.
Un secondo pensiero lo dedico ai soccorritori; dopo qualche ora, sono arrivato anch’io sul luogo del crollo e sono rimasto colpito da come abbiano lavorato giorno e notte per i feriti e l’incolumità delle persone. Avevo detto che sarei tornato presto e sono qui, eccomi. Sono qui come Governo e abbiamo adottato misure per l’emergenza e oggi non sono venuto a mani vuote, ho portato dei fogli pieni di fatti e misure concrete”.
A seguire la S. Messa in suffragio delle vittime nella Cattedrale di San Lorenzo. L. B. (Foto e Video: Marco Marchelli)