Balkanatolia, un ponte fra Asia ed Europa. Storia di un continente dimenticato.
Balkanatolia si potrebbe paragonare ad un ponte fra l’Asia e l’Europa. Un antico continente, rimasto finora nascosto. La riscoperta di questa regione ponte che copriva l’area compresa fra i Balcani e l’Anatolia l’odierna Turchia è avvenuta a opera di un gruppo di ricercatori coordinato dal Centro nazionale della ricerca scientifica francese (Cnrs). Gli studiosi hanno denominato questo continente dimenticato col nome di Balkanatolia. Tutti questi studi, ricerche e questi risultati saranno pubblicati sul numero di marzo 2022 della rivista Earth Science Reviews.
La Balkanatolia esisteva già 50 milioni di anni fa, secondo gli scienziati, all’epoca era un grande arcipelago, separato dai continenti vicini e caratterizzato da una fauna unica, diversa da quella europea e da quella asiatica. Tuttavia, nel tempo questa bio regione ha avuto importanti cambiamenti geografici a causa della glaciazione che ha riguardato l’Antartide. Con il calo del livello del mare e l’aumento dei ghiacci antartici, la Balkanatolia si è spostata e probabilmente, già 40 milioni di anni fa, era connessa con l’Europa occidentale, come nella figura sopra.
I vari cambiamenti ed evoluzioni della fauna.
Nell’Eocene, un’epoca geologica che va circa dai 56 fino ai 34 milioni di anni fa, la Terra non appariva com’è oggi. In quel periodo l’Europa nella parte occidentale (vedere l’immagine sopra) e l’Asia erano due blocchi separati, con una fauna molto differente. Per esempio nelle foreste europee spopolavano i paleoteri, mammiferi erbivori estinti, collegati alla lontana con i moderni cavalli ma più somiglianti ai tapiri. Circa 30 milioni di anni fa, Balkanatolia ha probabilmente consentito ad antichi mammiferi asiatici il passaggio e l’accesso in Europa. Mentre l’Asia era abitata da una fauna più eterogenea che comprendeva varie famiglie di mammiferi oggi presenti in entrambi i continenti.
Ci sono prove che circa 34 milioni di anni fa in Europa molte specie native sono scomparse mentre diversi animali asiatici hanno colonizzato la parte ovest del vecchio continente. Questo ha portato a un rinnovo delle specie di vertebrati; un evento ricordato dai paleontologi come Grande Coupure. “Come e quando mammiferi asiatici nella prima ondata si sono fatti strada verso l’Europa è un evento ancora poco conosciuto”, scrivono gli autori nello studio, anche a causa del fatto che lo studio dei fossili è complesso e associato a grandi incertezze.
I conti non tornano ci sono discrepanze e fraintendimenti.
Grazie ad analisi di fossili rintracciati nei Balcani, gli scienziati hanno osservato che i mammiferi asiatici erano in Europa già in precedenza, circa 5 o 10 milioni di anni prima della Grande Coupure. Come si spiega questa differenza? Per comprendere cosa può essere successo i ricercatori del Cnrs hanno riesaminato i fossili nella regione dai Balcani al Caucaso, scoprendo fra l’altro un nuovo deposito in Turchia (chiamato Büyükteflek), databile in un periodo che va dai 38 ai 35 milioni di anni fa. Mettendo insieme i pezzi è emersa l’esistenza di una vasta bioregione, chiamata Balkanatolia, un “continente dimenticato”, come si legge sulla pagina del Cnrs.
La Balkanatolia
A quell’epoca è stata colonizzata da mammiferi asiatici, fra cui roditori e quadrupedi che rientrano nel gruppo degli ungulati, che tramite il territorio di collegamento hanno raggiunto poi anche l’Europa. Una prova a sostegno dell’esistenza della Balkanatolia arriva in particolare da alcuni reperti nel nuovo deposito in Turchia: c’è un fossile di un ungulato che risale ad almeno 1,5 milioni di anni prima della Grande Coupure. L’animale somiglia a un rinoceronte ed è un mammifero che in precedenza era diffuso solo in Asia. ABov