“Sostenere il comparto dei balneari senza se e senza ma, come sta facendo il ministro Massimo Garavaglia, andando oltre le gravissime omissioni e colpe del Governo Conte II.
L’Assemblea legislativa della Liguria ha approvato l’ordine del giorno, sottoscritto anche dalla Lega, che impegna la giunta regionale a farsi promotrice, nelle sedi opportune, di ogni azione utile a scongiurare, a seguito della recente sentenza del Consiglio di Stato, l’azzeramento delle concessioni demaniali dal 2024.
Una prospettiva che metterebbe in ginocchio le nostre aziende, molte a conduzione familiare e già duramente colpite dalle mareggiate del 2018, con pesantissime conseguenze sotto il profilo occupazionale.
Ricordo che la Corte di giustizia dell’Unione Europea ha ribadito la compatibilità della direttiva Bolkestein con una norma nazionale di attuazione, che per l’Italia è la ‘Legge Centinaio’.
Tuttavia, dal 2019 al 2020 il Governo Conte II non ha messo in atto le riforme previste dalla suddetta legge n. 145/2018.
Nonostante la lettera di richiamo da Bruxelles perché il Governo era inadempiente, Conte e Di Maio non hanno dato seguito alla norma.
Nel frattempo, moltissimi Comuni hanno esteso le concessioni al 2033 e i vari ricorsi al Tar hanno visto la maggior parte delle sentenze riconoscere la validità della Legge Centinaio.
Con il Governo Draghi e il ministro Garavaglia è stata quindi riconosciuta la validità della 145/2018. Allo stesso tempo il nostro ministro si è impegnato per trovare una soluzione con l’Unione Europea.
Però, a pochi giorni dal confronto tra Roma e Bruxelles, il Consiglio di Stato ha azzerato tutte le concessioni demaniali a partire dal 2024. Infatti, nel novembre scorso il ministro Garavaglia avrebbe dovuto incontrare il commissario europeo Breton per definire una linea e uscire dall’impasse.
Voglio sottolineare che il Consiglio di Stato ha scritto una sentenza assolutamente esecrabile sotto tutti i punti di vista, ma ha anche garantito che fino a gennaio 2024 non ci saranno gare e quindi ora la situazione appare assolutamente in stallo.
Il termine del 2033 non è stato abrogato dalla sentenza. Pertanto la battaglia non è ancora persa, anche perché il Consiglio di Stato è intervenuto poiché, come cita la sentenza, nonostante i ripetuti annunci di un intervento legislativo di riforma, questo non è mai arrivato.
Ringrazio il ministro Garavaglia per l’impegno e la disponibilità a istituire un tavolo con le associazioni di categoria e i balneari al fine di definire una strategia comune per non disperdere la professionalità dei nostri operatori e al tempo stesso non svendere le spiagge alle multinazionali o a gruppi di investimento esteri. Dobbiamo continuare a sostenere le nostre imprese balneari e tutti coloro che esercitano un’attività sui nostri litorali”.
Lo ha dichiarato il capogruppo regionale Stefano Mai (Lega).