Balneari, con l’approvazione del Consiglio dei Ministri via libera alle nuove norme sulle concessioni.
Il Consiglio dei ministri, ieri 15 febbraio 2022 sui balneari ha approvato un emendamento al ddl concorrenza, già incardinato in Parlamento, con norme applicabili in seguito all’approvazione definitiva. Le norme prevedono che le concessioni attuali, comprese quelle in proroga, continuino ad essere efficaci fino al 31 dicembre 2023.
Dal 1 gennaio 2024 le concessione saranno assegnate tramite gara. Le concessioni assegnate con procedure concorsuali a evidenza pubblica proseguono fino alla naturale scadenza.
Il Consiglio dei Ministri sui balneari ha anche approvato un disegno di legge che prevede una delega al Governo per l’adozione, entro sei mesi, di uno o più decreti legislativi per semplificare la disciplina sulle concessioni demaniali per finalità turistico-ricreative.
Gli obiettivi della delega sono:
Assicurare un utilizzo piu’ sostenibile del demanio marittimo e favorirne la pubblica fruizione
Promuovere un maggiore concorrenza sulle concessioni balneari.
Principi e criteri dei decreti legislativi:
Adeguato equilibrio tra le aree demaniali in concessione e le aree libere o libere attrezzate.
Affidamento delle concessioni nel rispetto dei principi di imparzialità, parità di trattamento, massima partecipazione, trasparenza e adeguata pubblicità, da avviare con bando di gara almeno dodici mesi prima della loro scadenza.
Favorire la massima partecipazione delle microimprese e piccole imprese, e di enti del terzo settore, con la definizione dei presupposti e dei casi per l’eventuale frazionamento in piccoli lotti delle aree demaniali da affidare in concessione.
Adeguato rapporto tra tariffe proposte e qualità del servizio.Migliorare l’accessibilità e la fruibilità del demanio, anche da parte dei soggetti con disabilità. Assicurare il minimo impatto sul paesaggio, sull’ambiente e sull’ecosistema.
Alcuni criteri per la scelta del concessionario:
Esperienza tecnica e professionale già acquisita, comunque tale da non precludere l’accesso al settore di nuovi operatori.
Soggetti che, nei cinque anni antecedenti l’avvio della procedura, hanno utilizzato la concessione come prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare.
Previsione di clausole sociali per promuovere la stabilita’ occupazionale del personale impiegato dal concessionario uscente.
Durata della concessione per un periodo non superiore a quanto strettamente necessario per garantire l’ammortamento; l’equa remunerazione degli investimenti autorizzati, con divieto espresso di proroghe e rinnovi anche automatici. ABov