“Malacalza non ha fatto che ribadire il sostegno alla banca, ma di fronte alle scadenze che davamo all’investitore, ha detto ‘per favore no’. Senza che questo corrisponda tuttavia a un disimpegno”.
Lo ha dichiarato oggi all’agenzia Ansa il presidente di Banca Carige Pietro Modiano sull’adesione degli azionisti al bond da 400 milioni di euro per il rafforzamento del capitale.
“La decisione dell’azionista – ha aggiunto Modiano – è stata resa difficile da un impegno più consistente di quello previsto, dai tempi strettissimi e dalla complessità dell’operazione”.
L’amministratore delegato di Carige Fabio Innocenzi ha inoltre spiegato che “il Fondo interbancario si è messo a servizio, ora gli azionisti decideranno se esercitare o meno il diritto di opzione e assorbire i soldi dati dal fondo. Si tratta di un fondo passivo ed esiste la possibilità che il fondo diventi azionista di Carige se c’è il disimpegno di qualche azionista e non ci fosse il subentro di un altro soggetto. Staremo a vedere. Considerando l’obiettivo di mettere in sicurezza la banca e dare un segnale forte al mercato abbiamo deciso di procede con un’operazione più ampia di quella ipotizzata inizialmente. Oggi è una giornata importante per Carige perché abbiamo deliberato una serie di operazioni per mettere in sicurezza Banca Carige”.