“Occorre una svolta e attivarsi per mettere in atto ogni iniziativa per portare a termine i lavori del Piano Banda Ultralarga in Liguria, soprattutto per i Comuni del nostro entroterra.
In tal senso, ho presentato un’interrogazione che è stata discussa oggi in aula.
Recentemente, infatti, la Corte dei Conti ha denunciato sensibili ritardi sullo stato di avanzamento del Piano a livello nazionale, posto sotto il controllo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
I cantieri in Italia risultano fermi al 74% e a oggi la Liguria risulta essere la regione più penalizzata, con uno stato di avanzamento dei cantieri fermo al 47%.
Su 198 Comuni liguri che devono essere raggiunti dalla fibra cablata, 36 risultano con cantieri terminati e connessi alla rete, 63 con i lavori eseguiti, ma non ancora connessi perché manca ancora il collegamento tra reti locali e rete nazionale, 99 con i cantieri ancora in corso o in partenza.
Regione Liguria ha già finanziato il progetto con oltre 30 milioni di euro.
L’assessore regionale Alessio Piana stamane in aula ha spiegato che, fermo restando la competenza nazionale, Regione Liguria si è attivata fornendo supporto a Open Fiber, Infratel e Comuni del territorio, di concerto con Anci, per la firma delle convenzioni operative.
Inoltre, si è lavorato per ottenere i permessi, anche con Anas, per realizzare i lavori e si sono programmati costanti tavoli (con scadenza mensile) con i vari referenti a livello interregionale e nazionale.
Su questa tematica così importante continuerò a monitorare l’avanzamento del Piano Banda Ultralarga in Liguria perché ritengo che sia un’opera primaria per i residenti e per lo sviluppo delle aziende del nostro territorio”.
Lo ha dichiarato oggi il consigliere regionale della Lega e presidente della III commissione Attività produttive Sandro Garibaldi.