Quella di domenica 24 giugno 2018 sarà ricordata da due diportisti toscani come una brutta giornata conclusasi, fortunatamente, solamente con un grande spavento.
Erano circa le ore 12,40 quando la sala Operativa della Capitaneria di porto – Guardia Costiera della Spezia riceveva una comunicazione circa l’affondamento di un natante, a circa due miglia e mezzo al largo della costa di Porto Venere, con a bordo due persone che, nelle prime ore della mattinata, avevano preso a nolo l’unità da una società di locazione della Spezia.
Con la necessaria rapidità del caso venivano dirottati sul posto sia la motovedetta CP 865, specializzata per operazioni di soccorso, che il battello pneumatico GC A69, già in area per le ordinarie attività di presidio di sicurezza nell’ambito della complessa operazione “Mare sicuro”, iniziata lo scorso lunedì 18 giugno.
Quando i due mezzi sono giunti sul punto di affondamento del natante, un’unità di circa sei metri di lunghezza munita di motore fuoribordo a benzina, i naufraghi erano già stati recuperati da un diportista presente in zona.
Mentre i due diportisti venivano imbarcati sulla motovedetta CP 865, l’altro mezzo della Capitaneria di porto – Guardia Costiera ha continuato la perlustrazione dell’area non rilevando alcun segno di inquinamento.
Uno dei due diportisti, dopo essere sbarcato dalla motovedetta, è stato trasportato al locale Pronto Soccorso, per alcuni accertamenti sanitari.
Ancora da accertare la dinamica e le cause dell’affondamento del natante che giace su un fondale di oltre 45 metri di profondità.
La Capitaneria di porto ribadisce l’importanza di un’attenta verifica delle unità e delle rispettive dotazioni prima di intraprendere ogni navigazione, controllando sempre le previsioni meteorologiche.