Con due giorni di ritardo rispetto al cronoprogramma previsto, domani a Camogli comincerà il recupero dei feretri finiti in mare a seguito del crollo di una parte del cimitero.
Il sopralluogo tecnico stamattina e la riunione pomeridiana, alla quale ha partecipato anche l’assessore regionale Giacomo Giampedrone, hanno confermato il piano d’azione e la sicurezza degli operatori.
Un pontone si avvicinerà al corpo di frana, dove si pensa sia presente la maggior parte di resti da recuperare. Le esplorazioni dei palombari degli uomini Comsubin della Marina Militare saranno rivolte verso la linea costiera e gli interventi dei vigili del fuoco da mare, con pontone e braccio meccanico che saranno diretti alla parte franata.
Durante le operazioni odierne sono stati rinvenuti 1 salma, 4 feretri e 5 ossari, portando il totale dei ritrovamenti a 54 su circa trecento.
A monte, nel cimitero, i lavori di demolizione delle tombe pericolanti sono terminati. Questo consentirà anche la riapertura, a senso unico alternato, della strada provinciale verso Recco.