Manca l’ impresa l’ Entella che avrebbe sicuramente meritato di portare via almeno un punto dalla partita di Bari ed invece vede ancora tutta in salita la strada che può portare alla salvezza.
Intendiamoci un punto non avrebbe risolto definitivamente il problema ma si sa che a 4 giornate dal termine del campionato anche un piccolo passo in avanti avrebbe fatto comodo. Ci sarà da soffrire fino all’ ultimo minuto dell’ ultima giornata. Quella di Bari non è stata certo la peggiore partita dell’ Entella che probabilmente ha sfoderato una prestazione forse anche superiore a quella che ha permesso di battere la Pro Vercelli non fosse altro per la continuità del gioco espresso in relazione anche al valore dell’ avversario.
I galletti erano reduci da un “filotto” di 4 pareggi che per una pretendente al salto di categoria suonavano come una mini crisi, la partita con l’ Entella rappresentava per la squadra di Grosso una di quelle da dentro o fuori o comunque da non sbagliare assolutamente. Nonostante ciò i biancocelesti erano riusciti ad arginare la prevedibile partenza veemente dei baresi sfiorando anzi il gol in un paio di occasioni . La prodezza di Balkovec ha fatto pendere la bilancia verso la Puglia ma da li in poi a dettare gioco ci ha pensato soprattutto la squadra di Aglietti. Sono emersi ovviamente i consueti problemi in zona gol acuiti oggi anche dall’ assenza di De Luca ancora out per il problema alla spalla.
La Mantia ed Aramu hanno fatto il possibile in attacco penalizzati anche da una direzione di gara tutt’ altro che equa costata un cartellino assurdo al bomber chiavarese che salterà lo spareggio con l Ascoli, oltre ad una serie di falli non fischiati ai danni dell’ ex Torino. Terminare una partita con 4 ammoniti quando il tabellino finale dice che hai subito 18 falli contro gli 8 subiti dagli avversari è la conferma che certe piazze riescono ancora a suggestionare arbitri di poca personalità. Al di la di possibili attenuanti resta comunque la difficoltà da parte degli uomini di Aglietti nel trovare la via della rete ma resta anche la consapevolezza di una squadra che rimane viva e siamo certi venderà cara la pelle fino all’ ultimo minuto.
A questo punto della stagione più che la tattica o comunque la preparazione della partita diventano determinanti anche gli episodi, le prodezze dei singoli come è stato nel caso di Balkovec, quella di Mammarella , o prima ancora quella di Kragl. Ancora una volta diventa determinante fare punti al Comunale con la partita di Martedi che sarà l’ ennesimo spareggio contro una diretta concorrente, un’altra di quelle partite da vincere a tutti i costi per la quale sarà fondamentale l’ appoggio di tutti i tifosi chiavaresi in modo da trasformare i mugugni e le lezioni di teoria calcistica in energia positiva da trasmettere ai protagonisti in campo. Tutti insieme per alimentare questo sogno chiamato serie B.