“Io mi sento da una parte molto protetto per tutto il lavoro che sta facendo la Digos e la Polizia Postale. Dall’altra parte trovo una lentezza veramente vergognosa, in un momento come questo, da parte della magistratura. Io in un anno che ho iniziato a denunciare non si è ancora iniziato un processo”.
Sono le dure parole del prof. genovese Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie infettive al San Martino di Genova, ad Agorà su Rai Tre, sugli esiti delle minacce ricevute da alcuni no-vax.
“Il Green pass – ha poi sottolineato all’agenzia AdnKronos il prof. Bassetti rispondendo alle posizioni del consulente del ministero della Salute prof. Walter Ricciardi – ha esaurito il suo compito di strumento per far vaccinare gli italiani.
Mantenerlo oltre il 31 marzo non porterà a far immunizzare di più di quanto fatto fino ad oggi, c’è infatti uno zoccolo duro che non si convince.
Rimane uno strumento politico e se il Governo Draghi riterrà opportuno estenderlo oltre il 31 marzo sarà solo una decisione politica e non sanitaria. Non si dica il contrario.
Andare oltre il 31 marzo è mostrare i muscoli per un gioco che non vale la candela”.
Dovrebbe essere ragionevole pensare che se le cose vanno come stanno andando, da marzo si può alleggerire il Green pass e mantenerlo solo per alcune situazioni. Penso per far visita ai propri cari nelle Rsa.
Se poi il prossimo autunno il Green pass dovesse servire di nuovo si può riattivarlo visto che ognuno ha il suo. Ma dire che per ogni cosa ci vuole il Green pass non va bene”.