“Senza calcio, in questi tre mesi, i tifosi hanno riversato le loro preferenze su noi virologi e così si schierano. Il pubblico allo stadio? Questo non lo so. Però è evidente che se riaprono cinema e teatri, con i distanziamenti necessari potrebbero riaprire anche gli stadi, ovviamente con le giuste misure. In Italia alcuni stadi hanno la possibilità di fare distanziamento vero”.
Lo ha riportato stasera l’agenzia Ansa, citando le dichiarazioni del prof. Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, durante l’intervista di oggi a Radio Marte sulla fase 2 dell’emergenza Covid-19.
“Spero e mi auguro – ha aggiunto il prof. Bassetti – che arrivi presto la normalità. C’è bisogno di tornare a parlare di altre cose che non siano il Covid-19 e il calcio è una di queste. Non possiamo parlare solo di ricoverati e di morti.
Io condivido le parole del prof. Alberto Zangrillo perché il dato di fatto è un’evidenza clinica, il virus si è indebolito.
Chi critica dovrebbe farsi un giro nei nostri ospedali. Alcune persone che ricoveravo settimane fa erano praticamente già morte, oggi mi chiedono quando tornano a casa.
I coronavirus del passato sono diventate poi forme influenzali.
Io non voglio dare false speranze, però potrebbe anche darsi che questo coronavirus ora si sia adattato all’ospite e quindi saremo più capaci di difenderci”.